La congiuntura economica dell’Umbria

14.11.2013

La Banca d’Italia pubblica un aggiornamento sull’economia dell'Umbria a ottobre 2013

La Filiale di Perugia della Banca d’Italia ha prodotto un aggiornamento del rapporto regionale sull’andamento congiunturale dell’economia della regione.

Nel corso del 2013 l'attività economica in Umbria si è mantenuta debole, risentendo soprattutto del prolungato calo della domanda interna, mentre la domanda estera ha fornito un contributo positivo. Più della metà delle imprese hanno registrato una flessione del fatturato nei primi nove mesi dell'anno e gli investimenti non hanno mostrato segnali di ripresa rispetto ai livelli, già modesti, dello scorso anno. A partire dal terzo trimestre, il calo dell'attività si è attenuato e le indicazioni fornite dalle imprese sono orientate a un moderato ottimismo circa l'andamento in prospettiva della produzione e del fatturato.

Nella media del primo semestre dell'anno il numero di occupati si è ridotto dell'1,2 %. Le persone in cerca di occupazione sono aumentate di circa 4mila unità e il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello più alto degli ultimi venti anni (10,4 %).

Il prolungarsi della recessione si è riflesso sulla domanda di prestiti, che continua a essere debole; anche  la qualità del credito è peggiorata. L’orientamento dell'offerta è improntato alla cautela, soprattutto nei confronti delle imprese. La flessione dei prestiti è stata più consistente per gli intermediari appartenenti ai primi cinque gruppi nazionali, ma ha iniziato a interessare anche quelli di minore dimensione. La raccolta bancaria effettuata presso le famiglie consumatrici ha rallentato in relazione al calo della componente obbligazionaria.

Categorie: Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Imprese: struttura e competitività | Umbria

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