Consumi e standard di vita delle famiglie in FVG

La Regione Friuli-Venezia Giulia pubblica una nota con i dati del 2024

L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia illustra in una nota la composizione e l’andamento della spesa per consumi delle famiglie residenti nella regione e analizza i principali indicatori di povertà familiare e individuale. I dati esaminati provengono principalmente dall’indagine Istat sulle spese delle famiglie.

Nel 2024, la spesa media mensile delle famiglie è 3.018 euro, di poco inferiore alla media del Nord-Est (3.032 euro) ma di circa 260 euro superiore alla media nazionale (2.755 euro). Se si osserva il valore mediano, il 50% delle famiglie spende meno di 2.564 euro (2.240 euro a livello nazionale e 2.515 nel Nord-Est). Oltre un terzo della spesa mensile (35%) è destinato all’abitazione (affitto, acqua, energia, spese condominiali e di manutenzione), il 18% all’acquisto di generi alimentari e bevande analcoliche e l’11% ai trasporti. La spesa media passa da un minimo di 2.149 euro per le famiglie composte da un solo individuo a 3.685 euro per quelle di tre componenti e aumenta di ulteriori 604 euro per quelle di quattro componenti. Le spese per l’abitazione incidono per il 42% sul bilancio delle famiglie monocomponente e del 28% in quelle costituite da quattro persone.

Rispetto al 2023, i consumi sono sostanzialmente stabili in valori correnti ma, tenendo conto dell’incremento del costo della vita misurato dall’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (+1,2%), si riducono dell’1,6% in termini reali. Le diminuzioni riguardano in particolare la spesa per generi alimentari (-38 euro mensili; pari al -6,7%) e quella per beni e servizi per la cura della persona, servizi di protezione sociale e altri beni e servizi (-31 euro; -16,9% dopo il +35% del 2023).

Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono il 5,4% del totale di quelle residenti in regione, a cui corrisponde il 7% degli individui; a livello nazionale le corrispondenti quote sono del 10,9% e 14,9%. Il 16,6% delle famiglie dichiara, infine, di non riuscire a far fronte a spese impreviste e il 21,9%% di non riuscire a risparmiare; entrambi gli indicatori sono nettamente migliorati rispetto agli anni precedenti e sono ampiamente inferiori alle medie nazionali (30% e 38,1% rispettivamente).