Il commercio con l’estero di Grosseto e Livorno

09.12.2025

La Camera di commercio Maremma e Tirreno pubblica i dati del I semestre

La Cciaa Maremma e Tirreno pubblica il report sul commercio con l’estero delle province di Grosseto e Livorno nel primo semestre 2025.

Livorno chiude il semestre con un balzo in avanti del valore importato (3,4 miliardi di euro, +30%) e uno negativo per quello esportato (960 milioni, -18%). Similare, ma meno accentuato, è l’andamento della provincia di Grosseto, che mostra una riduzione delle esportazioni (216 milioni di euro, -13%) e un blando aumento del valore importato (143 milioni, +2,1%). Le importazioni livornesi si concentrano nei prodotti estrattivi e in quelli delle attività manifatturiere, tanto che messe assieme tali voci costituiscono oltre il 98% del totale provinciale, anche a metà 2025. La restante piccola parte è appannaggio del settore primario, il cui valore è di poco oltre i 38 milioni di euro e risulta in ottima crescita tendenziale (+18%). L’import del settore estrattivo vale 1,5 miliardi di euro, ossia il doppio di quanto rilevato alla fine del primo semestre 2024, praticamente tutto da imputare alla voce gas naturale. 

Le importazioni grossetane hanno riguardato principalmente il settore manifatturiero (88% del totale) e solo in maniera marginale quello primario (8,2 milioni di euro, -23% tendenziale). Le prime superano i 125 milioni di euro, valore cresciuto di 4,6 punti percentuali in ragione d’anno, a causa dell’andamento positivo di molti dei comparti principali: su tutti computer, apparecchi elettronici e ottici (che diventa la prima voce grazie a un sostanzioso +30%) e mezzi di trasporto (+6%). Manca d’altro canto all’appello un comparto storicamente primario dell’import maremmano, i prodotti alimentari, bevande e tabacco, che accusano un pesante -30%. 

I prodotti delle attività manifatturiere rappresentano l’unico settore di rilievo nell’analisi delle esportazioni livornesi per composizione merceologica così come proposta dall’Istat, con oltre il 95% del totale a metà dell’anno in corso. Fra i principali comparti si segnala la crescita degli articoli farmaceutici (+11%) e dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (+5%) mentre risultano in calo le sostanze e prodotti chimici (-9%), i mezzi di trasporto (-22%), i metalli di base e prootti in metallo (-37%) e, in particolare, crollano i prodotti petroliferi raffinati (-73%). 

L’export grossetano si concentra sul manifatturiero (96% del totale), settore che vale 208 milioni di euro ma con una flessione significativa (14%). È il comparto principale a trascinare verso il basso l’intero settore: i prodotti alimentari mostrano una discesa del 22% e adesso valgono 135 milioni di euro. Prosegue, infine, la difficoltà del comparto sostanze e prodotti chimici (-24%), che fino a qualche anno fa rappresentava una colonna portante dell’export provinciale, tanto che il suo valore si è ridotto a 13 milioni di euro, dai 100 di metà 2022.

Categorie: Toscana | Camera di commercio della Maremma e del Tirreno

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