Le tendenze macroeconomiche in Friuli-Venezia Giulia

La Regione pubblica il report con i dati aggiornati a ottobre 2025

L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia pubblica un aggiornamento del report che analizza periodicamente lo scenario socioeconomico regionale, fornendo anche previsioni sull’evoluzione dei principali indicatori regionali e confronti con la realtà nazionale.

Nel documento si legge che, nel 2024, il Pil regionale è stimato in 45,9 miliardi di euro in valori correnti, circa 38,4 mila euro per abitante. Rispetto al 2023, la domanda aggregata cresce in termini reali grazie, in particolare, al contributo della spesa pubblica (+0,8%) anche se tutte le componenti risultano in aumento. Tra le componenti della domanda, la voce principale è costituita dai consumi delle famiglie (28,2 miliardi di euro; +0,7% rispetto al 2023); seguono le esportazioni (19 miliardi; +0,1%) e gli investimenti fissi lordi (10,3 miliardi; +0,5%). Il mercato del lavoro è in espansione, con le unità di lavoro in crescita del 2,5% e un tasso di disoccupazione che, attestandosi ampiamente sotto il 5%, risulta il più basso degli ultimi dodici anni. Dal lato dell’offerta, il valore aggiunto dell’intera economia torna ad aumentare dopo la frenata del 2023. A livello settoriale, il contributo più consistente alla crescita è fornito dall’industria in senso stretto, il cui valore aggiunto aumenta dello 0,6%, attestandosi a 9,7 miliardi di euro a valori correnti. Quasi il 70% del valore aggiunto regionale proviene, invece, dai servizi (28,3 miliardi), in lieve contrazione rispetto al 2023 (-0,2%). Il reddito disponibile delle famiglie, infine, aumenta dell’1,6%.

La dinamica prevista per il PIL regionale è positiva, con una stima di crescita dello 0,3% per il 2025 e dello 0,7% per il 2026. Per i consumi delle famiglie, in un clima di cautela diffusa dopo la forte inflazione, si stima un incremento dello 0,6% nel 2025, con una progressiva accelerazione a partire dall’anno successivo (+0,9%). Anche il reddito disponibile delle famiglie continua a crescere (+1,5% nel 2025) e, ancor più, gli investimenti (+2,7%) sospinti dall’attuazione del PNRR. Nel 2025, le esportazioni aumentano in termini reali del 3,3%, con una prospettiva di crescita superiore al 2% anche per gli anni a venire, mentre si prevede una contrazione delle importazioni nel 2025 e nel 2026 (-1,4% e -1,6%, rispettivamente) con una ripresa a partire dal 2027. L’occupazione si mantiene su livelli elevati, con le unità di lavoro in aumento dello 0,8% nel 2025. I tassi di occupazione e di attività (15-64 anni) supereranno rispettivamente il 70% e il 74% nel 2026.