I lavoratori del settore pubblico

L'Inps pubblica i dati relativi al 2024

L’Inps diffonde gli aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori pubblici, che offre informazioni sul numero, le tipologie, le retribuzioni dei lavoratori del settore pubblico. Nella nota che riepiloga i dati si legge che nel 2024 i lavoratori pubblici, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 3.738.171, con una media di 283 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 35.350 euro. Rispetto al 2023 i lavoratori sono in aumento dell’1,5%, la retribuzione media dello 0,6%, mentre il numero medio di giornate retribuite è in calo dello 0,3%.

Riguardo ai settori di impiego, quello che conta il maggior numero di lavoratori è la scuola, con il 39,6% dei lavoratori. A seguire, il servizio sanitario (20%), le amministrazioni locali (14,9%), le forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco (13,9%).

Rispetto alla tipologia contrattuale, il numero di lavoratori pubblici con contratto a tempo indeterminato è pari all’83,1% del totale. Il gruppo contrattuale della scuola, tuttavia, presenta una forte incidenza di contratti a tempo determinato, a cui si accompagna sia la retribuzione media annua più bassa (13.635 euro e 171 giornate medie retribuite). Sul totale dei dipendenti pubblici quelli a tempo determinato rappresentano il 16,9%.

La classe di età a cui appartiene la maggior parte dei lavoratori è quella tra i 55 e i 59 anni (17,7% del totale). Nell’ambito pubblico, così come accade in quello privato, la retribuzione aumenta al crescere dell’età ed è mediamente più elevata per i maschi (41.117) che per le femmine (31.679); alla base di tali differenze vi è la maggior presenza di lavoro a termine tra i giovani e il maggior ricorso al part time da parte delle donne.

Considerando l'area geografica di lavoro, il 24% dei lavoratori pubblici lavora nel Centro, il 23,1% nel Nord-ovest, il 21,8% nel Sud, il 19,8% nel Nord-est e l'11,3% nelle Isole.