La transizione energetica in Piemonte
L’Unioncamere Piemonte presenta i dati riferiti al mese di luglio 2025
La transizione energetica nel settore manifatturiero piemontese segna una netta accelerazione. Quasi un’impresa su tre (28,6%) ha in corso investimenti o ne sta pianificando nuovi. Al contrario, le aziende che considerano il tema non prioritario sono in calo, passando da 74,1% del 2024 al 71,5% di oggi.
I dati emergono da un recente focus di approfondimento realizzato da Unioncamere Piemonte nel luglio 2025, basato su un campione di circa 1.500 imprese manifatturiere regionali.
L’analisi rileva come la dimensione aziendale sia un fattore importante nel determinare la propensione all’investimento. Il 59,7% delle imprese con oltre 250 dipendenti ha investimenti in corso, questa percentuale scende al 10,4% per quelle con meno di 10 addetti.
Nonostante il forte slancio, la strada per una transizione completa è ancora lunga. Le principali difficoltà si riferiscono ai costi di investimento (58,5%), alla complessità burocratica (31,5%) e all’incertezza normativa (22,4%). A questi fattori si aggiunge un allarme sulle competenze: oltre il 70% delle imprese dichiara di non possedere figure professionali dedicate alla gestione della transizione energetica al proprio interno.
Queste sono alcune informazioni presenti nella nota sulla transizione energetica, a cura dell’Unioncamere Piemonte.
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