I lavoratori parasubordinati in Italia
L'Inps pubblica i dati relativi al 2024
L’Inps diffonde gli ultimi aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori parasubordinati, relativi all’anno 2024. L’Osservatorio offre la fotografia statistica dei lavoratori parasubordinati (professionisti e collaboratori) contribuenti all’Inps, attraverso dati su tipologia, sesso, fascia di età, tipo di attività, redditi medi annui per ciascuna categoria, disaggregati a vari livelli territoriali.
Nella nota che riepiloga i dati si legge che il numero di lavoratori parasubordinati è pari in totale a 1.716.247, di cui 1.172.129 collaboratori e 544.118 professionisti. Rispetto al 2015 si riscontra un aumento dei lavoratori parasubordinati contribuenti differente a seconda della classe di età: per gli under 30 si ha, infatti, un aumento del 26%, per gli adulti (da 30 a 59 anni) del 13,5%; a crescere in maniera più consistente sono i senior (da 60 anni in su), con un incremento del 39%.
Si osserva un andamento altalenante dei collaboratori, con una forte riduzione dal 2015 al 2016 (-17,4%), variazioni di diverso segno dal 2017 al 2020, un aumento tra il 2020 e il 2021 (+6,8%), un ulteriore aumento tra il 2021e il 2022 (+5,4%), tra il 2022 e il 2023 (+3,1%) e tra il 2023 e il 2024 (+8,2%). I professionisti, al contrario, registrano una crescita continua dal 2015 al 2024, complessivamente pari al 68,4%. Queste differenze sono ricollegabili, oltre che a dinamiche del mercato del lavoro, agli ultimi interventi di legge nel campo del lavoro e a fattori economici come le variazioni dell’aliquota di contribuzione, che ha raggiunto per i collaboratori un livello analogo a quello del lavoro dipendente. Gli effetti della pandemia, inoltre, hanno colpito soprattutto i collaboratori, diminuiti di circa 16 mila unità tra il 2019 e il 2020. Nello stesso arco di tempo, invece, i professionisti hanno continuato a crescere, sia pure a un ritmo meno sostenuto rispetto agli anni precedenti.
Riguardo al reddito, per i collaboratori si registra una continua crescita del reddito medio fino al 2023 mentre nel 2024 il reddito medio è diminuito dell’1,6% (a causa della crescita consistente del numero dei lavoratori dello sport che percepiscono un reddito medio particolarmente basso). Per i professionisti, dopo un andamento alterno del reddito dal 2017 al 2021, si ha un sostanziale aumento nel 2022 e 2023 e di nuovo un calo nel 2024. Amministratori e sindaci costituiscono un gruppo con redditi decisamente più elevati rispetto a tutti gli altri.
Riguardo al genere, la quota di donne mostra un trend in diminuzione tra i collaboratori e in aumento tra i professionisti: le donne erano infatti nel 2015 il 39,1% tra i collaboratori e il 41,9% tra i professionisti mentre tali valori sono rispettivamente pari a 38,2% e 47,4% nel 2024. Il reddito medio degli uomini è quasi il doppio di quello delle donne.
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