La domanda di lavoro a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
La Cciaa Toscana Nord Ovest pubblica i dati relativi a settembre 2025
L’Istituto studi e ricerche della Camera di commercio Toscana Nord-Ovest pubblica un report sulla domanda di lavoro in provincia di Lucca, Massa-Carrara e Pisa a settembre.
A settembre 2025 le imprese delle tre province prevedono complessivamente circa 7.500 assunzioni, in lieve calo rispetto al 2024, soprattutto a causa della frenata registrata nei territori pisano e apuano. In controtendenza la provincia di Lucca, dove la domanda di lavoro è in crescita (+8%), sostenuta dal settore turistico e da una parziale attenuazione delle difficoltà di reperimento. Nel complesso, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro resta un nodo critico per il mercato occupazionale, con percentuali ancora elevate: 53% a Massa-Carrara e 48% a Lucca e Pisa.
Nel mese di settembre le imprese lucchesi prevedono di effettuare 2.950 assunzioni, l’8% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (+220 unità). Il 34% delle assunzioni (pari a 1.010 unità) interessa il settore industriale mentre il restante 63% (1.870 unità) è destinato ai servizi. Nel settore primario (Agricoltura e Pesca), rilevato da luglio 2025, si prevedono 70 assunzioni.
Nel mese di settembre 2025 la domanda di lavoro da parte delle imprese apuane registra una contrazione del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con 1.160 assunzioni programmate, 60 unità in meno su base annua (-5%). Delle assunzioni programmate per settembre 2025, il 59% (680 unità) riguarda il settore dei servizi mentre il restante 40% (460 unità) interessa l’industria.
La dinamica occupazionale prevista a Pisa segna un’inversione di tendenza, dopo l’incremento registrato a settembre 2024, con una flessione dell’8% delle assunzioni programmate (-290 unità), per un totale complessivo di 3.390 ingressi attesi. Nel mese di settembre 2025, il settore industriale registra una significativa contrazione della domanda di lavoro: le assunzioni programmate sono 1.080, in calo del 16% rispetto al settembre 2024 (-210 unità complessive). Per i Servizi, che si confermano il principale motore della domanda di lavoro con 2.140 assunzioni programmate, si rileva una contrazione del 10% rispetto al 2024, pari a 250 posizioni in meno.
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