Struttura e competitività del sistema produttivo trentino

05.09.2025

L’Ispat presenta i dati relativi al 2022

Il nuovo report predisposto dall’Ispat aggiorna al 2022 i risultati economici delle unità locali delle imprese attive, ricavati dal sistema Frame SBS Territoriale realizzato da Istat. L’universo di riferimento è dato dalle unità locali appartenenti alle imprese attive che operano nei settori dell’industria e dei servizi market, con l’esclusione dell’intermediazione monetaria e finanziaria, delle assicurazioni e dei servizi domestici. Sono escluse inoltre le attività agricole e la Pubblica Amministrazione. La realtà economica delle imprese trentine viene comparata con quella dell’Alto Adige, della ripartizione Nord d’Italia e con i dati nazionali. Nell’allegato statistico sono rese disponibili informazioni più dettagliate a livello comunale.

In Trentino nel 2022 le imprese attive nell’industria e nei servizi di mercato sono 41.739, per un totale di 46.104 unità locali e 182.208 addetti, di cui 133.667 lavoratori dipendenti. La dimensione media delle unità locali è pari a 4 addetti e risulta maggiore rispetto all’Italia (3,6 addetti medi).

Il valore aggiunto generato in Trentino dal sistema produttivo market ammonta nel 2022 a quasi 11,9 miliardi di euro, in crescita del 13,5% in termini nominali rispetto al 2021. Si tratta di variazioni particolarmente marcate che riflettono ancora il processo di normalizzazione del periodo post-pandemico, nonché gli elevati livelli di inflazione. In termini di fatturato si raggiungono i 41,1 miliardi di euro, in aumento del 20% rispetto all’anno precedente.

La produttività media nominale del lavoro (rapporto tra il valore aggiunto nominale e il numero degli addetti) ammonta in provincia a 65,2 mila euro, un valore superiore al dato nazionale (+15,3%), con un divario positivo di 13,2 mila euro per l’industria e di 7 mila euro per i servizi. Il Trentino si colloca tra i territori più produttivi assieme alle principali regioni del Nord.

Il fatturato medio per addetto registrato in provincia, che rappresenta una misura di produttività lorda, è pari a 225,6 mila euro. L’efficienza gestionale, misurata dal rapporto tra il valore aggiunto per addetto e il fatturato per addetto, risulta in Trentino a un livello superiore a tutti i territori di confronto, con un valore pari al 28,9%.

In termini settoriali l’industria spiega il 43% del valore aggiunto provinciale market e il 49% del fatturato, con una produttività media nominale del lavoro pari a 89,9 mila euro; per i servizi di mercato la produttività si colloca a 54 mila euro. I ricavi aziendali per addetto nell’industria raggiungono i 352 mila euro, mentre nei servizi il livello si colloca intorno ai 168 mila euro.

Le imprese esportatrici in provincia di Trento sono il 3,8% del totale delle unità presenti sul territorio; impiegano però il 20,9% degli occupati e riescono a realizzare il 33,9% del valore aggiunto e il 41,3% dei ricavi complessivi.

Le unità locali delle imprese con la produttività media nominale più elevata si localizzano, nell’ordine, nel Territorio Val d’Adige, nella Rotaliana-Königsberg, nella Valle di Cembra e nella Vallagarina. In questi territori si genera il 57,1% del valore aggiunto provinciale.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Imprese: struttura e competitività | Trento | Provincia autonoma di Trento

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