Le imprese femminili in Umbria
La Cciaa ergionale presenta un report sull’imprenditoria "rosa" nel decennio 2015-2025
La Cciaa dell’Umbria diffonde un report con i dati sulle caratteristiche dell’imprenditoria femminile regionale. Nel periodo 2015-2025 le imprese gestite da donne in Umbria calano da 20.789 a 19.633 (-5,6%), mentre i loro addetti crescono da 49.594 a 52.563, con un incremento pari al 6%. La dimensione media delle imprese aumenta, raggiungendo i 2,68 addetti nel 2025 rispetto ai 2,39 del 2015, con una crescita del 12,1%, maggiore della media nazionale (+8,7%).
Le imprese femminili rappresentano un quarto del tessuto imprenditoriale umbro (25,3%). Tra i 2015 e il 2025 i loro addetti familiari calano da 17.416 a 20.670 (-15,7%), mentre i loro addetti non familiari aumentano da 35.147 da 28.924 (+17,7%), un incremento molto maggiore rispetto a quello rilevato tra le imprese maschili (+9,5%).
Quanto all’accesso al credito, tre imprenditrici su quattro iniziano la loro attività con capitali personali o familiari e solo una su quattro utilizza prestiti bancari (26,9%), una quota maggiore rispetto alle imprese maschili (22,4%). Una imprenditrice su tre lamenta la complessità della burocrazia e una imprenditrice su dieci sottolinea le lunghe attese per ricevere gli incentivi.
A livello nazionale, le imprese femminili attive sono oltre 1,3 milioni mentre le imprese femminili che, dal 2022 al 2025, hanno ricevuto la certificazione della parità di genere, introdotta dal Pnrr e gestita da Unioncamere, raggiungono quota 7.960, un valore ancora troppo basso.
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