Le esperienze e le prospettive delle regioni nell’uso degli indicatori del Bes

09.07.2025

Positivo bilancio del workshop organizzato dall’Istat e dal Coordinamento statistico delle regioni

Con un totale di 140 partecipanti in presenza e 191 da remoto, si è tenuto nei giorni scorsi il workshop Indicatori di benessere equo e sostenibile. Esperienze e prospettive delle Regioni. L’evento è stato organizzato dall’Istat, in collaborazione con il Coordinamento statistico delle regioni (Csi), per avviare un confronto volto a valorizzare il potenziale informativo del framework del Bes, nella sua articolazione nazionale (Bes) e territoriale (BesT), a supporto dei processi decisionali e della rendicontazione sociale. L’evento ha costituto l’occasione per condividere esperienze d’uso, raccontare buone pratiche e far emergere le esigenze informative delle amministrazioni regionali, con particolare riferimento alla programmazione interna e all’analisi di contesto.

Nella sessione plenaria, tenutasi nella prima giornata di lavori, sono state illustrate le caratteristiche del sistema di indicatori per misurare il benessere a vari livelli territoriali. Nel corso della sessione, inoltre, sono state presentate le esperienze dell’Istat e del Ministero dell’Economia e delle finanze (Mef) nell’utilizzo degli indicatori di benessere nel ciclo della programmazione economica a livello nazionale. La plenaria è stata anche l’occasione per parlare dell’uso degli indicatori di benessere in ambito Sistan e per condividere una prima introduzione sulle esperienze delle regioni.

Il workshop è proseguito con i lavori di due tavoli tecnici, a cui hanno partecipato rappresentanti degli Uffici di statistica regionali, con interventi sulle esperienze realizzate. Nella seconda giornata, invece, ha avuto luogo la presentazione e discussione dei lavori svolti nell’ambito dei tavoli tecnici, e sono stati definiti alcuni obiettivi operativi e linee di azione condivise per il futuro.

I lavori del workshop e, in particolare, il confronto sviluppato nei tavoli tecnici, hanno permesso di delineare i principali aspetti da rafforzare nell’uso degli indicatori del Bes da parte delle Regioni.

Il confronto che si è sviluppato nel corso del workshop ha prospettato l’utilità e opportunità per gli Uffici di statistica delle Regioni, in collaborazione con l’Istat, di sperimentare misure di benessere territoriali nuove e maggiormente disaggregate secondo le caratteristiche individuali e familiari, e ha portato a delineare alcune proposte operative, tese a valorizzare il potenziale del framework del Bes nelle politiche regionali. Più in dettaglio, le proposte emerse sono:

1. Identificare un set condiviso di indicatori Bes rilevanti per le esigenze delle Regioni, da inserire nei documenti di programmazione;

2. Superare l’utilizzo di singole misure del Bes come indicatori di monitoraggio e di risultato delle diverse politiche regionali, promuovendone una lettura multidimensionale e integrata, anche sulla base di una metodologia congiunta e armonizzata tra le Regioni;

3. Sperimentare metodologie di previsione e nuove prospettive di analisi, compresa l’elaborazione di indici compositi;

4. Costituire un tavolo di lavoro Istat-Coordinamento degli uffici di statistica delle Regioni, che dovrebbe mettere a punto sia le linee guida per l’analisi e la comunicazione del Bes da parte delle amministrazioni regionali sia le azioni volte a promuovere la conoscenza del sistema Bes presso i decisori locali e i tecnici delle amministrazioni, in modo da consolidare una comune cultura del Benessere equo e sostenibile.

Le due giornate di lavori sono state ricche di sollecitazioni e stimoli, permettendo di delineare alcune questioni fondamentali, su cui i soggetti e gli stakeholder del Sistan sono chiamati a proseguire il loro impegno di riflessione e confronto. In particolare, è emerso che il framework del Bes costituisce un riferimento metodologico solido per valutare in modo integrato la qualità della vita, l’equità e la sostenibilità. Per renderlo pienamente operativo nei contesti regionali, tuttavia, occorre rafforzarne il riconoscimento istituzionale, migliorarne la fruibilità e promuoverne un uso consapevole da parte di tutti gli attori coinvolti nel ciclo delle politiche pubbliche. L’obiettivo è rendere la rilevazione del benessere un elemento strutturale nella definizione delle politiche regionali, come misura del valore pubblico prodotto a beneficio della qualità della vita dell’intera collettività.

Mirko Benedetti

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Categorie: Innovazione e metodologia | Istat - Istituto nazionale di statistica

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