Bollettino socio-economico del Veneto
La Regione pubblica il nuovo numero
Il Veneto in linea con le previsioni, mantiene una ricchezza pro capite più elevata della media italiana ed europea. La crescita del Pil regionale, infatti, è stimata pari a +0,8% nel 2025 e +0,9% nel 2026. Anche il mercato del lavoro mostra segnali positivi: nel primo trimestre dell’anno, gli occupati sono l'1,5% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie più alla componente femminile (+2,4%) che a quella maschile (+0,9%). Diminuisce ancora il numero di disoccupati e il tasso di disoccupazione si attesta al 3,3%.
A giugno 2025 l'inflazione aumenta, in linea con l'Italia, soprattutto per effetto dell'accelerazione tendenziale dei prezzi dei beni alimentari. Un aumento superiore alla media su base tendenziale, invece, si registra nei prezzi per l'abitazione, l'istruzione e quelli relativi ai servizi ricettivi e di ristorazione.
Per quanto riguarda le imprese, il primo trimestre del 2025 si apre con una riduzione del loro numero (-0,8%). Quasi stabile, invece, l’andamento congiunturale della base imprenditoriale regionale (-0,2%). La riduzione di imprese attive con sede in Veneto riguarda tutti i macrosettori economici, a eccezione del comparto dei servizi. La contrazione è più marcata nell’industria e nel settore agricolo. Il comparto delle costruzioni continua a risentire del clima d’incertezza legato alla riduzione degli incentivi fiscali e alla minore domanda nel settore residenziale.
Queste alcune delle evidenze statistiche diffuse nel Bollettino socio economico del Veneto di aprile dall’Ufficio di statistica della Regione Veneto, sulla base dei dati Istat, InfoCamere e Fmi.
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