Le imprese esportatrici del Friuli-Venezia Giulia

17.04.2025

La Regione pubblica una nota con i dati del 2024

L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia illustra in una nota le caratteristiche delle imprese esportatrici e le loro relazioni nel commercio internazionale, anche alla luce delle nuove misure protezionistiche. Il report è strutturato in due parti: la prima si basa su un’analisi dei microdati Istat sulla struttura e performance delle imprese esportatrici riferiti al 2022; la seconda parte utilizza i dati del 2024 provenienti dal sistema informativo Istat-Coeweb e riporta le stime di Prometeia sull’impatto dei dazi statunitensi sull’export della regione.

Nel 2022 le imprese dell’industria e dei servizi del Friuli-Venezia Giulia che hanno effettuato transazioni commerciali con l’estero sono 2.711, di cui 1.503 sono solo esportartici, 1.207 sono sia esportatrici che importatrici mentre una è solamente importatrice. I flussi attivati corrispondono a un export di oltre 15 miliardi di euro e un import di 8,5 miliardi. La quota di valore aggiunto attivato dalle imprese esportatrici è pari al 26,2% del valore aggiunto totale della regione. In termini settoriali, il 56% delle imprese che vendono all’estero opera nel comparto manifatturiero (con un peso del 91% sul valore complessivo delle esportazioni delle imprese industriali e dei servizi), il 33% nel commercio e il 12% in altri settori. Il valore delle esportazioni delle imprese che hanno effettuato transazioni commerciali con l’estero nel corso del 2022 corrisponde al 38,5% del loro fatturato complessivo, con punte del 46,5% per le imprese più grandi. Guardando alle singole specializzazioni produttive della regione, il settore con la più elevata propensione all’export è quello del mobile, con vendite all’estero che valgono circa il 62% del fatturato complessivo, seguono la meccanica (51%), la siderurgia (48%), l’industria alimentare (38%) e l’elettronica (36%).

Il principale mercato di riferimento per le imprese del Friuli-Venezia Giulia, sia per le esportazioni che per le importazioni, è l’Europa, dove nel 2024 si rileva circa il 70% del valore delle transazioni; il primo Paese partner è la Germania, con quasi 3,5 miliardi di euro di scambi. Stati Uniti e Cina, invece, sono i principali Paesi di riferimento sul mercato extra-europeo, il primo per le esportazioni (quasi 3 miliardi di euro), il secondo per le importazioni (circa 847 milioni di euro). Un aumento di 10 punti percentuali delle tariffe sui prodotti già daziati andrebbe ad incidere per il 7,7% sull’export del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti (8,3% la media nazionale). Nel settore manifatturiero, l’incremento delle tariffe penalizzerebbe soprattutto la cantieristica e l’agroalimentare, dove i dazi pagati nel 2023 valgono quasi 25 milioni di euro sui 34 complessivi corrisposti dalle imprese.

Categorie: Imprese: struttura e competitività | Friuli-Venezia Giulia | Regione autonoma Friuli Venezia Giulia

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