Il reddito delle famiglie umbre

09.04.2025

La Cciaa presenta i dati del periodo 2021-2023

L’Umbria nel periodo 2021-2023 registra un aumento del reddito disponibile delle famiglie pari all’11,3%, dato in linea con quello nazionale (11,3%). Nonostante l’aumento del reddito, tuttavia, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito a causa dell’aumento dell’inflazione (+14,2%).

Inoltre, l’Umbria ha un reddito disponibile pro-capite più basso sia rispetto alle regioni del Nord sia a quelle del Mezzogiorno. La crescita del reddito nel periodo 2021-2023 è determinata dal reddito da lavoro dipendente, principale fonte di entrate per le famiglie. Infatti, il reddito da lavoro dipendente è aumentato del 10,8%, dato inferiore alla media nazionale (11,8%) e ad alcune province del Mezzogiorno.

Nel 2023, in provincia di Perugia il reddito disponibile pro-capite è di 22.204 euro, al 38° posto nella classifica nazionale, mentre la provincia di Terni, con reddito disponibile pro-capite di 19.957 euro, è posizionata al 96° posto, quasi in fondo alla classifica. Il reddito complessivo delle famiglie perugine dal 2021 al 2023 è passato da 12,66 a 14,17 miliardi di euro, con un incremento dell’11,9%; quello delle famiglie ternane da 3,95 a 4,42 miliardi di euro, con un incremento del 9,3%, tra i più bassi a livello nazionale.

La regione, nonostante una crescita del reddito disponibile (in linea con la media nazionale) trova difficoltà a competere con le aree più intraprendenti del Paese, e sarebbe necessario agire su politiche economiche che favoriscano la crescita del reddito da lavoro.

Questi alcuni dei dati pubblicati nel report della Cciaa dell’Umbria, basato sui dati del Centro Studi Tagliacarne e di Unioncamere

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Condizioni economiche delle famiglie | Umbria | Camera di commercio dell'Umbria

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