Export e import a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
La Cciaa pubblica i dati del 2024
L’Istituto studi e ricerche della Cciaa Toscana Nord-Ovest pubblica un report sulle vendite all’estero nel 2024 nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.
Nel report si legge che nel 2024 Lucca mostra un discreto aumento tendenziale dell’export (+7,5%), trainato dai settori della nautica, meccanica e oli, mentre Massa-Carrara (-20,6%) e Pisa (-8,5%) arretrano, a causa di difficoltà nei comparti strategici. Nel 2024 il valore delle esportazioni in provincia di Lucca fa registrare un record storico, con un valore complessivo di oltre 5,5 miliardi di euro. Il segno è dunque tornato positivo rispetto al 2023, con un aumento del 7,5%, che è inferiore a quello regionale (+13,6%) ma in netta controtendenza rispetto a quello nazionale (-0,4%). Il settore della cantieristica nautica è quello che ha spinto maggiormente le esportazioni lucchesi, con un incremento del 23,2% rispetto al 2023 e un valore in euro che si avvicina al miliardo e trecento milioni, un nuovo record storico. Segnali soddisfacenti arrivano anche dall’export di oli vegetali, che aumenta del 31,6%, innalzando il valore venduto all’estero a quasi 364 milioni di euro. Sul versante delle importazioni si rileva una lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (-0,5%), con un totale di 2 miliardi e 545 milioni di euro, in calo di 12 milioni rispetto al 2023.
Il 2024 si è chiuso all’insegna di una decisa contrazione per le esportazioni dalla provincia di Massa-Carrara, dopo un 2023 da record, che aveva sfiorato i 2,7 miliardi di euro di vendite all’estero. Complessivamente il valore assoluto dell’export apuano si ferma a 2 miliardi e 120 milioni di euro, con una flessione del 20,6% su base annua. Il risultato è determinato quasi esclusivamente dal trend negativo del settore meccanico, il cui andamento è fortemente legato al ciclo di fatturazione di grandi commesse di imprese locali del settore. Le vendite all’estero di macchine di impiego generale (turbine, pompe, accessori ed altro) si sono più che dimezzate, passando dagli 840 milioni di euro del 2023 ai 372 milioni del 2024 (-55,7%). Anche per le altre macchine di impiego generale, identificabili con macchine ed apparecchiature per industria chimica, petrolchimica e petrolifera, la flessione nel 2024 è marcata (-41,9%). Con riferimento al valore delle importazioni della provincia apuana, nel 2024 si registra una crescita dell’11,7% rispetto all'anno precedente (+112 milioni).
Il 2024 si conferma in rallentamento per l'export anche a Pisa, con una flessione tendenziale di -8,5%. Seppure in contrazione nell’ultimo biennio, dopo il record storico raggiunto nel 2022, l’export pisano rimane ancora su livelli elevati, con 3 miliardi e 385 milioni di euro. In valore assoluto, il calo delle vendite oltre confine nel 2024 è stato di oltre 300 milioni di euro rispetto al 2023, un valore che sale a quasi 500 milioni, se messo a confronto con il 2022. La frenata riscontrata è dovuta soprattutto alla flessione di settori che caratterizzano l’economia pisana, come i cicli e motocicli e la meccanica e alla crisi generale del settore abbigliamento, che subisce la flessione più consistente, (-37,6%), fermandosi a 72 milioni di euro nell’anno, con una diminuzione di oltre 43 milioni rispetto al 2023. Nello scenario di diffuso peggioramento delle esportazioni, i cicli e motocicli, nonostante la consistente diminuzione del valore esportato (-16,2%, -137 milioni di euro), restano in prima posizione, rappresentando, con 711 milioni di euro, il 21% del valore complessivo delle merci destinate all’estero. Un settore pisano nel 2023 aveva mostrato buoni segnali e che nel 2024, invece, è arretrato è quello della meccanica (576 milioni in totale; -7,1%). Le importazioni della provincia di Pisa, infine, diminuiscono del 3%, attestandosi a un valore complessivo di 2 miliardi e 167 milioni di euro.
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