I prezzi al consumo a Palermo, Messina e Siracusa
I tre comuni hanno diffuso i dati relativi a febbraio 2025
Il Comune di Palermo, il Comune di Messina e il Comune di Siracusa diffondono i dati comunali della rilevazione mensile sui prezzi al consumo effettuata per conto dell'Istat, svolgendo un’analisi dell’andamento degli indici dei prezzi per settore a livello territoriale.
Dal report diffuso dal Comune di Palermo emerge che nel mese di febbraio 2025 l’indice dei prezzi al consumo (Nic) è pari a 124,7, con una variazione tendenziale pari a 1,5% e congiunturale pari a 0,2%. Rispetto all’anno precedente, tutti i capitoli di spesa registrano tassi di crescita, con l’unica eccezione delle comunicazioni che sono in calo del 3,2%. Spiccano le bevande alcoliche e tabacchi (+3,2%), i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+2,9%), altri beni e servizi (+2,8%), i servizi ricettivi e di ristorazione (+2,5%).
Nel comunicato pubblicato dal Comune di Messina si legge che a febbraio 2025 il valore dell’indice Nic è pari a 124,6, con un incremento tendenziale dell’1,7% e congiunturale dello 0,2%. Crescono rispetto allo stesso mese dell’anno precedente prodotti alimentari e bevande analcoliche (+2,4%), bevande alcoliche e tabacchi (3,4%), abbigliamento e calzature (1,5%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (2,6%), mobili, articoli e servizi per la casa (+0,6%), servizi sanitari e spese per la salute (+0,9%), ricreazione, spettacoli e cultura (+1,6%), istruzione (+2,4%), servizi ricettivi e ristorazione (+3%) e altri beni e servizi (+3%). Diminuiscono, invece, i trasporti (-1%) le comunicazioni (-3,2%).
Dal report diffuso dal Comune di Siracusa si evince che a febbraio 2025 il valore dell’indice Nic è pari a 127,8, con una variazione tendenziale pari a 2,7% e congiunturale pari a 0,1%. Le divisioni di spesa che registrano un aumento rispetto all’anno precedente sono altri beni e servizi (+5,8%), servizi ricettivi e di ristorazione (+4,4%), prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,8%), istruzione (+3,4%), bevande alcoliche e tabacchi (+3,3%), abbigliamento e calzature (+2,3%), ricreazione, spettacoli e cultura (+2,2), servizi sanitari e spese per la salute (+2%), abitazione, acqua, energia elettrica, gas e altri combustibili (+1,9%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1%), trasporti (+0,8). Diminuiscono le comunicazioni (-3,3%).
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