La congiuntura economica in Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi al quarto trimestre 2024

Nel periodo ottobre-dicembre 2024, il comparto manifatturiero regionale ha subito una flessione dell'1% rispetto all'anno precedente, portando la contrazione media della produzione per l'intero 2024 a un -0,8%.

Nonostante il calo registrato, gli ordinativi totali sono rimasti sostanzialmente stabili (+0,1%) nel trimestre, rispetto al corrispondente periodo del 2023. Questo risultato è stato possibile grazie alla tenuta del mercato estero (+1,7%), che ha compensato il calo della domanda interna (-0,6%). Anche il fatturato totale ha seguito un andamento simile, con una lieve crescita (+0,3%) sostenuta dalle esportazioni (+1,0%), a fronte di una leggera flessione del mercato interno (-0,1%). Il grado di utilizzo degli impianti è diminuito, passando dal 64,7% del quarto trimestre 2023 al 62,9% nel periodo ottobre-dicembre 2024.

A livello settoriale la performance migliore, superiore alla media regionale, appartiene alle industrie alimentari (+5%) e alle industrie del legno e del mobile (+1,3%). Al contrario, i comparti dei mezzi di trasporto registrano l’andamento peggiore con una contrazione del 9,2% seguito delle industrie elettriche ed elettroniche (-4,4%) e dalle aziende della meccanica (-3,7%). Continuano le difficoltà della filiera tessile, che subisce una flessione del 2,4%. In calo anche la produzione della metallurgia (-2,1%).

Questi sono alcuni dati pubblicati da Unioncamere Piemonte, che presenta in una nota i risultati dell’ultima indagine congiunturale sull’industria manifattura regionale, realizzata in collaborazione con le camere di commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto 1.839 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 91.604 addetti e un valore pari a circa 61,5 miliardi di euro di fatturato.