Le esportazioni delle Marche
La Cciaa regionale pubblica i dati relativi a gennaio-settembre 2024
Nei primi nove mesi dell’anno scorso le Marche realizzano esportazioni per un valore di 10.645 milioni di euro, con una forte riduzione tendenziale (-31%), che è radicalmente più marcata di quella rilevata a livello nazionale (-0,7%).
Dal punto di vista territoriale la riduzione dell’export marchigiano deriva, in particolare, dalla provincia di Ascoli Piceno (-66%), anche se si osservano flessioni nelle province di Ancona (-9,5%), Fermo (-3,7%) e Macerata (-1,5%); in controtendenza, invece, la provincia di Pesaro-Urbino (+0,4%).
Riguardo ai settori, il calo dell’export della regione è determinato soprattutto dalla flessione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici, che scendono in valore dai 5.969,6 milioni di euro del gennaio-settembre 2023 ai 1.478,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2024 (-75,2%). Anche altri fra i comparti di maggior peso risultano in decremento, in particolare i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (1.800,5 milioni di euro, -5,3%) e i macchinari e apparecchi da sollevamento e movimentazione (1.494,0 milioni di euro, -13,5%). Alcuni comparti, invece, registrano una crescita, che è massima nel settore degli apparecchi elettrici (1.036,9 milioni di euro, +5,7%).
Lo segnala una nota sull’andamento delle esportazioni della Cciaa delle Marche che analizza i dati territoriali provvisori dell’Istat sul commercio con l'estero.
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