Il movimento turistico in Trentino
L’Ispat presenta i dati della stagione estiva 2024
Il nuovo report predisposto dall’Ispat presenta i dati relativi all’andamento della stagione turistica estiva 2024 (da giugno a settembre) in Trentino.
La stagione estiva 2024 chiude con un bilancio positivo rispetto all’estate 2023: l’incremento generale degli arrivi è dell’1,5% mentre le presenze crescono dell’1%. Il settore alberghiero mostra una variazione del movimento turistico positiva: +1,5% negli arrivi e +1,6% nelle presenze; valori comunque buoni anche per l’extralberghiero, con gli arrivi in crescita dell’1,7% e le presenze stabili.
I numeri dell’estate 2024 si avvicinano agli ottimi valori registrati nel 2022: rispetto a due anni fa la consistente crescita di turisti stranieri (+5,6%) compensa quasi del tutto la flessione nelle presenze di turisti italiani (-4,3%).
I pernottamenti registrati nel corso dell’ultima estate superano i 10 milioni, con una prevalenza di turisti italiani (il 61%). Rispetto all’estate 2023 le presenze degli italiani sono in lieve crescita nell’alberghiero (+0,5%) e in flessione nell’extralberghiero (-1,4%); nel complesso rimangono sostanzialmente stabili (-0,1%). Positivo l’andamento dei turisti stranieri, che evidenziano una crescita dei pernottamenti del 2,6%, più consistente nel settore alberghiero (+4%). In termini strutturali, le presenze alberghiere rappresentano il 63% del totale dei pernottamenti rilevati nel complesso delle strutture ricettive. La permanenza media è di 4,1 notti.
La dinamica delle presenze osservata a livello mensile mostra valori in crescita per luglio e, in particolare, in agosto, mese che fa segnare un incremento del 4,3% rispetto all’anno precedente; in flessione invece i dati di giugno e settembre, anche in ragione delle avverse condizioni meteo.
Le principali regioni italiane di provenienza si confermano essere Lombardia (da cui proviene il 14,5% dei turisti totali), Veneto (10,8%), Emilia-Romagna (9,6%), Lazio (6,2%) e Toscana (4,5%). Per quanto riguarda gli stranieri, i flussi maggiori provengono da turisti tedeschi (16,8% dei turisti totali), olandesi (4,7%), polacchi e austriaci (entrambi all’1,9%) e inglesi (1,7%).
La performance dei singoli territori è in generale positiva: stabili i valori registrati nella zona del Garda trentino, Valle di Ledro, Terme di Comano e Valle dei Laghi, i cui pernottamenti rappresentano il 26% del totale delle presenze estive registrate. Buoni risultati per Val di Fassa (+2,4%), Altopiano della Paganella, Piana della Rotaliana e San Lorenzo Dorsino (+1,3%), Madonna di Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, Giudicarie Centrali e Valle del Chiese (+3,9%), Val di Fiemme e Val di Cembra (+1,9%); stabile la Val di Sole. In flessione i dati di Valsugana, Tesino e Valle dei Mocheni (-2,1%) e di Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (-1,7%).
I risultati del movimento turistico per il periodo gennaio-settembre 2024 confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente evidenziano in generale una crescita del 2,1% negli arrivi e del 2,4% nelle presenze; i pernottamenti stranieri crescono del 5,9%, stabili invece gli italiani.
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