Le tendenze dell’occupazione in Trentino

28.11.2024

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro presentano i dati relativi al secondo trimestre 2024

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro diffondono la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione in Trentino per il secondo trimestre 2024. La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due enti per produrre informazioni armonizzate e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.

Nel secondo trimestre 2024 gli occupati (15-89 anni) raggiungono le 249 mila unità e aumentano su base annua dello 0,5% (+1.126 unità). L’aumento degli occupati coinvolge entrambe le componenti di genere: +0,3% per i maschi e +0,7% per le femmine. Rispetto allo stesso trimestre del 2023 aumenta il numero degli occupati indipendenti (+4,1%); il lavoro alle dipendenze registra invece un calo (-0,4%). Il tasso di occupazione (15-64 anni) si porta al 70,9% (76,1% gli uomini, 65,7% le donne), in aumento su base tendenziale di 0,2 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di occupazione del Trentino si posiziona su un livello simile a quello della ripartizione Nord-est (70,6%) e si mantiene distante dalla media nazionale (62,3%).

Il numero di persone in cerca di occupazione sfiora le 8,9 mila unità e cresce su base annua dell’1,8%, coinvolgendo esclusivamente la componente maschile (+31,3%); quella femminile cala del 21,3%. Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) è pari al 3,5% (3,6% per i maschi e 3,3% per le femmine) e rimane su base annua sostanzialmente stabile. Nel confronto territoriale, il tasso di disoccupazione del Trentino si colloca su un livello leggermente superiore rispetto a quello del Nord-est (3,1%), ma si mantiene ancora molto distante da quello dell’Italia (6,7%).

Le forze di lavoro sfiorano le 258 mila unità, in aumento su base annua (+0,5%). Il tasso di attività, pari al 73,5%, risulta su base annua stabile (+0,2 punti percentuali), con una partecipazione delle donne al mercato del lavoro che rimane invariata al 68%, mentre quella degli uomini sale al 79% (+0,5 punti percentuali).

Dal lato della domanda di lavoro, le fonti amministrative registrano al 30 giugno 2024 una crescita su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti del 3,3%. A differenza del trimestre precedente, l’incremento interessa tutti i settori e i comparti di attività ad eccezione dell’agricoltura, che riduce le posizioni lavorative alle dipendenze del 3%. Dinamica positiva per l’industria in senso stretto (+0,4%) e per le costruzioni (+2,5%). Il terziario conferma l’andamento positivo dei trimestri precedenti con una crescita su base annua del 4,5%, trainata dal comparto dei pubblici esercizi (+4,1%).

In termini di flusso, la domanda di lavoro delle imprese trentine rileva su base annua un rallentamento, dopo la lieve crescita del trimestre precedente. Nel trimestre si sono attivati in provincia di Trento 45.882 nuovi rapporti di lavoro, 1.511 in meno (-3,2%) rispetto al 2023. Dati in calo anche sul fronte delle cessazioni lavorative (-1,3%). Il saldo occupazionale trimestrale rimane ampiamente positivo e vede prevalere le entrate, comprese le trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato, sulle uscite per oltre 14 mila unità.

Il ricorso alla cassa integrazione – Cig da parte delle imprese industriali cala su base annua del 9,6%. Tra aprile e giugno 2024 sono state concesse 255.631 ore, di cui 20.950 (pari all’8,2% del totale) per sostenere interventi di integrazione straordinaria – Cigs nell’area “chimica, gomma e fibre”. Il comparto che fruisce della parte più consistente delle ore di cassa integrazione è quello meccanico.

Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento

Ricerca

Ricerca Testuale
Argomento statistico
Tema

Territorio
  • Solo livello nazionale
  • Scegli il territorio
Regione
Provincia

Ente

Data di riferimento
  
  




Si No