La congiuntura economica in Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi al terzo trimestre 2024

Nel periodo luglio-settembre 2024 il comparto manifatturiero regionale ha registrato un rallentamento, con una flessione della produzione industriale dello 0,51% rispetto all'anno precedente.

La contrazione della produzione industriale regionale è accompagnata da un calo degli ordinativi, sia interni (-0,9%) che esteri (-0,4%). Anche il fatturato ha risentito di questa tendenza, con una diminuzione dell’1,5% rispetto all'anno precedente. Il calo della domanda ha portato a una riduzione del grado di utilizzo degli impianti, attestatosi al 62% nel secondo trimestre, oltre due punti percentuali in meno rispetto al 2023.

A livello settoriale la performance migliore appartiene alle industrie alimentari (+3,4%), seguita dalle industrie elettriche ed elettroniche (+2,3%) e dalle industrie della chimica e della plastica (+1,6%). Al contrario, i comparti del tessile e dell’abbigliamento e quelli dei mezzi di trasporto registrano l’andamento peggiore, rispettivamente -5,6%, e -4,4%.

A livello territoriale la provincia di Cuneo registra, tra le province piemontesi, il risultato migliore (+1,8%) seguita da quella del Verbano-Cusio-Ossola (+1,5%). Anche le province di Alessandria e Novara superano il punto percentuale di crescita (entrambe registrano il +1,2%) mentre Vercelli rimane sostanzialmente ferma (0,2%) e le restanti province registrano una contrazione tendenziale della produzione industriale.

Questi sono alcuni dati pubblicati da Unioncamere Piemonte, che presenta in una nota i risultati dell’ultima indagine congiunturale sull’industria manifattura regionale, realizzata in collaborazione con le camere di commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto 1.876 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 100.319 addetti e un valore pari a circa 66 miliardi di euro di fatturato.