Il lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico
L'Inps pubblica i dati riferiti al 2023
L’Inps pubblica gli aggiornamenti relativi al 2023 della banca dati Osservatorio sui lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi gli operai agricoli e i lavoratori domestici. Nella nota che riepiloga i dati, si legge che i lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 17.382.601, con una media di 246 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 23.662 euro. I lavoratori sono in aumento del 2,3% rispetto al 2022, la retribuzione media del 3,5% e il numero medio di giornate retribuite dello 0,7%.
Riguardo al tipo di lavoro, prevalgono, con 9.628.133 lavoratori, gli operai (55%), seguiti da impiegati (37%), apprendisti (4%), quadri (3%) e dirigenti (0,8%). La retribuzione è mediamente più elevata per i maschi (27.080 euro) rispetto alle femmine (19.083) e aumenta al crescere dell’età, fino alla classe 55–59 anni. Questi dislivelli sono legati anche al fatto che tra le donne è più diffuso il lavoro part-time (il 49% di loro ha avuto almeno un part time nell’anno) e che la retribuzione è minore nel caso di lavoro stagionale o a termine, forme diffuse soprattutto tra le classi di età più giovani.
Rispetto alla tipologia contrattuale, si evidenzia che i lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato (tra cui sono inclusi gli apprendisti) nel 2023 sono in crescita del 2,6%, i dipendenti con contratto a tempo determinato dell’1,5% e i lavoratori stagionali del 4,5%.
Nel 2023 l’11,6% dei lavoratori dipendenti del settore privato ha cittadinanza extracomunitaria.
L'Osservatorio offre anche i dati aggiornati al 2023 sui lavoratori dipendenti in somministrazione e intermittenti.
L’ente previdenziale diffonde, inoltre, gli aggiornamenti dell’Osservatorio sui lavoratori pubblici, che offre informazioni sul numero, le tipologie, le retribuzioni dei lavoratori del settore pubblico. Nella nota che riepiloga i dati si legge che nel 2023 i lavoratori pubblici, con almeno una giornata retribuita nell’anno, sono 3.683.507, con una media di 284 giornate retribuite e un compenso medio annuo di 35.141 euro.
Riguardo ai settori di impiego, quello che conta il maggior numero di lavoratori è la scuola, con il 39,3% dei lavoratori. A seguire, il servizio sanitario (20%), le amministrazioni locali (15%), le forze armate, corpi di polizia e vigili del fuoco (14,1%).
Rispetto alla tipologia contrattuale, il numero di lavoratori pubblici con contratto a tempo indeterminato è pari all’84,2% del totale. Il gruppo contrattuale della scuola, tuttavia, presenta una forte incidenza di contratti a tempo determinato ed è quello con la retribuzione media annua più bassa (13.599 euro e 174 giornate medie retribuite). Sul totale dei dipendenti pubblici quelli a tempo determinato rappresentano il 17,3%.
Nell’ambito pubblico, così come accade in quello privato, la retribuzione aumenta al crescere dell’età ed è mediamente più elevata per i maschi (40.901euro) che per le femmine (31.419); alla base di tali differenze vi è la maggior presenza di lavoro a termine tra i giovani e il maggior ricorso al part time da parte delle donne.
Considerando l'area geografica di lavoro, il 4% dei lavoratori pubblici lavora nel Centro, il 23% nel Nord-ovest, il 21,7% nel Sud, il 19,9% nel Nord-est e l'11,3% nelle Isole.
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