Le tendenze dell’occupazione in Trentino
L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro presentano i dati relativi al primo trimestre 2024
L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro diffondono la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione in Trentino per il primo trimestre 2024. La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due enti per produrre informazioni armonizzate e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.
Nel primo trimestre 2024 gli occupati (15-89 anni) superano le 243 mila unità e aumentano su base annua del 2,3% (circa 2.700 unità). L’aumento degli occupati coinvolge entrambe le componenti di genere: +2,1% per i maschi e +2,5% per le femmine. Rispetto allo stesso trimestre del 2023 aumenta il numero degli occupati indipendenti (+10%). Di minore intensità, invece, la crescita del lavoro alle dipendenze (+0,5%). In ragione delle dinamiche osservate, il tasso di occupazione (15-64 anni) sale al 69,7% (74,4% gli uomini, 65,1% le donne), in aumento su base tendenziale di 1,3 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di occupazione del Trentino si posiziona su un livello leggermente inferiore rispetto a quello della ripartizione Nord-est (70,1%) e si mantiene significativamente al di sopra della media nazionale (61,6%).
Il numero di persone in cerca di occupazione si attesta poco sopra le 7,3 mila unità, in riduzione su base annua del 34,9%, coinvolgendo entrambe le componenti di genere (-35% i maschi, -34,8% le femmine). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) scende al 2,9% (2,5% per i maschi e 3,4% per le femmine), in flessione di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2023. Nel confronto territoriale, il tasso di disoccupazione del Trentino si colloca su un livello inferiore rispetto a quello del Nord-est (4,3%) e si mantiene ancora più basso del valore medio registrato per l’Italia (7,7%).
Quanto alla domanda di lavoro, al 31 marzo 2024 le fonti amministrative registrano una crescita su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti (+3,2%). L’incremento continua a interessare tutti i settori e i comparti di attività. In particolare l’agricoltura aumenta le posizioni lavorative alle dipendenze dell’1,7%, l’industria in senso stretto dell’1,2% e le costruzioni del 3%; anche il terziario conferma l’andamento positivo dei trimestri precedenti, con una crescita su base annua del 3,8%, trainata dal comparto dei pubblici esercizi (+8,9%).
In termini di flusso, la domanda di lavoro delle imprese trentine rileva una lieve crescita. Tra gennaio e marzo 2024 si sono attivati in provincia di Trento 30.196 nuovi rapporti di lavoro, pari a 60 assunzioni in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+0,2%). Sul fronte delle cessazioni lavorative, invece, si osserva una crescita su base annua dell’1,2%. Questa dinamica si riflette sul saldo occupazionale che, anche a seguito dell’elevato numero di cessazioni lavorative a termine che si sono verificate alla chiusura della stagione turistica invernale, vede prevalere le uscite sulle entrate, comprese le trasformazioni, per 1.446 unità.
Il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese industriali cala su base annua del 51,4%. Tutte le ore sono state autorizzate per sostenere interventi di integrazione ordinaria (Cigo). Il comparto che fruisce della quota più consistente di ore di cassa integrazione (quasi il 70%) è quello della carta (poligrafico, editoria e carta).
Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento