La demografia delle imprese a Frosinone e Latina
La Cciaa di Frosinone-Latina pubblica un aggiornamento relativo al trimestre gennaio-settembre
La Camera di commercio di Frosinone-Latina pubblica un aggiornamento sulla demografia delle imprese locali con dipendenti, elaborato sui dati Movimprese e relativo gennaio-settembre 2024.
Nel report si legge che a fine settembre 2024 in provincia di Frosinone risultano 48.005 imprese registrate, delle quali 39.588 attive (82,4% del totale). Nel terzo trimestre ammontano a 605 le nuove iscrizioni (pari ad un tasso di natalità del +1,2%, in accentuazione rispetto al +0,9% riferito al terzo trimestre 2023), a fronte di 365 cessazioni non d’ufficio (per un indice di mortalità dello 0,7%, in crescita rispetto allo 0,6% dell’estate precedente). Il bilancio trimestrale è positivo per 240 unità in più, che risulta nettamente superiore alla performance dello scorso anno (+163 imprese), per un tasso di crescita che si attesta al +0,5%, in decisa accelerazione rispetto alle dinamiche riferite al terzo quarto 2023 (+0,3%).
A Frosinone inoltre si evidenzia un brusco ridimensionamento del settore costruzioni, che nei primi nove mesi realizza un saldo cumulato pari ad appena un terzo rispetto al valore già quasi dimezzato dello scorso anno (35 unità aggiuntive, a fronte delle 104 di gennaio-settembre 2023). La crescita cumulata del segmento turistico ricettivo (+1%, in aumento rispetto all’espansione di gennaio-settembre 2023 del +0,8%), si realizza grazie alla performance in accelerazione della ristorazione (+46 unità, +3,4% la variazione dello stock cumulata nei primi nove mesi, rispetto al +2,7% precedente.
L’universo imprenditoriale della provincia di Latina conta, al 30 settembre 2024, 56.679 unità registrate delle quali 47.272 attive, pari all’83,4%. Il terzo trimestre mostra 718 le iscrizioni, pari ad un tasso di natalità dell’1,2%, in ulteriore sprint rispetto allo 1,0% riferito all’analogo periodo del 2023; diversamente, le cessazioni non mostrano uno scostamento tendenziale significativo: 388 le unità cancellate, per un tasso di mortalità (0,6%), che pressoché replica il valore riferito al periodo estivo dello scorso anno. Si realizza dunque un più sostenuto avanzo trimestrale di 330 unità (a fronte delle 203 targate luglio-settembre 2023), per un tasso di crescita decisamente più vivace, che si attesta al +0,5% (a fronte del +0,3% riferito al terzo trimestre dell’anno precedente).
Emerge il contributo più significativo del settore delle costruzioni che, pur confermandosi il primo per crescita in valore assoluto, comunque nei primi nove mesi mostra un saldo cumulato che replica i valori dimezzati dello scorso anno (90 unità aggiuntive, a fronte delle 181 targate gennaio-settembre 2022).
Seguono le attività turistico-ricettive, la cui performance non mostra significative variazioni rispetto all’ultimo biennio, per un bilancio cumulato fino a settembre di 87 unità aggiuntive (+1,8% la variazione dello stock). Fa da traino, inoltre, la ristorazione, la cui espansione risulta anche più vivace (63 unità aggiuntive, +3,4% la variazione dello stock cumulata nei primi nove mesi, rispetto al +2,6% precedente).
Diversamente, i bar ed esercizi simili (pub, birrerie, enoteche), dopo la positiva espansione del 2023, si posizionano in area negativa da inizio anno (-0,6% la variazione dello stock, rispetto al +1,3% targato gennaio-settembre 2023).
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