L’export a Lucca, Massa-Carrara e Pisa
La Cciaa diffonde un’analisi relativa al I semestre 2024
La Cciaa Toscana Nord-Ovest in collaborazione con l’Istituto studi e ricerche presenta una nota sull’andamento dell’export nel primo semestre 2024.
A livello nazionale, l’export mostra una flessione dell’1,1% mentre la Toscana realizza una crescita dell’8,7%, trainata dai settori farmaceutico e della gioielleria. L’export a Lucca (+7%) si conferma sui massimi storici, Pisa (-11,3%) rallenta pesantemente dopo il record dell’anno precedente mentre Massa-Carrara (-4,7%) risente del ciclo negativo della meccanica.
Nei primi sei mesi del 2024 l’export dalla provincia di Lucca supera i 2,8 miliardi di euro, conseguendo il miglior risultato di sempre, superando di quasi 200 milioni di euro il primo semestre del 2023 e di quasi 150 il primo semestre del 2022.
Nei primi sei mesi del 2024 si conferma il favorevole periodo della cantieristica navale, con un valore delle vendite all’estero di circa 650 milioni di euro che equivalgono a quasi un quinto dell’export provinciale. Grazie a un incremento delle vendite del 28% rispetto all’anno precedente, il contributo alla crescita dell’export provinciale è di 5,30 punti.
Dati in crescita anche per l’industria meccanica, che recupera la flessione dello scorso anno e si conferma, con circa 460 milioni di valore, il terzo settore provinciale per valore dell’export (+22,6%). Nel dettaglio, dopo la flessione del pari periodo del 2023, le vendite estere di macchine per impieghi speciali, rappresentate in larga parte da macchinari per cartiere, sono tornate a crescere (+32,3%, +2,98 il contributo alla crescita dell’export provinciale), con un valore totale che si assesta a 323 milioni.
In provincia di Massa-Carrara i dati relativi al primo semestre del 2024 mostrano un valore delle esportazioni che scende sotto il miliardo e 200 milioni di euro, soglia raggiunta nel pari periodo del 2023. La diminuzione in valore assoluto è stata di circa 50 milioni, per una flessione in termini percentuali del 4,7%.
Le vendite all’estero di macchine di impiego generale (turbine, pompe, accessori e altro), dopo il buon recupero registrato nel primo semestre del 2023, presentano nei primi sei mesi del corrente anno una marcata flessione, scendendo a 183 milioni (-42%). In flessione anche gli altri prodotti chimici che, con quasi 84 milioni di euro di esportazioni nel semestre, perdono il 13,3% (circa 13 milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Anche l’export pisano nel primo semestre dell’anno mostra segni evidenti di rallentamento. Il dato fotografa una contrazione delle vendite all’estero il cui valore scende ben al di sotto della soglia record dei 2 miliardi di euro, attestandosi a 1 miliardo e 800 (-11,3%).
In questo scenario di complessivo peggioramento delle esportazioni pisane, nei primi sei mesi del 2024 spicca il dato dei cicli e motocicli che hanno invertito la tendenza positiva degli anni precedenti, pur confermandosi come primo settore. La flessione tendenziale è del 17,8%, che concorre per circa la metà alla contrazione complessiva delle esportazioni, con un contributo negativo alla crescita (- 4,8%).
Non sono andate meglio le cose per l’abbigliamento, infine, le cui vendite estere diminuiscono del 47,3%, passando dagli oltre 61 milioni di euro in valore del primo semestre 2023 ai 32 milioni del primo semestre 2024 (-1,4%).
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