La congiuntura economica in Piemonte

L’Unioncamere regionale diffonde i dati relativi al secondo trimestre 2024

Nel periodo aprile-giugno 2024 il comparto manifatturiero regionale ha registrato un rallentamento, con una flessione della produzione industriale dell'1,1% rispetto all'anno precedente.

La contrazione della produzione industriale regionale è accompagnata da un calo significativo degli ordinativi, sia a livello nazionale (-0,4%) che, soprattutto, esteri (-2,5%). Anche il fatturato ha risentito di questa tendenza, con una diminuzione dello 0,9% rispetto all'anno precedente. Il calo della domanda, in particolare quella estera, ha portato a una riduzione del grado di utilizzo degli impianti, attestatosi al 62,7% nel secondo trimestre, oltre due punti percentuali in meno rispetto al 2023.

A livello settoriale la performance migliore appartiene alle industrie alimentari (+2,7%), seguita dalle altre industrie (+1,4%) e dalle industrie della chimica e della plastica (+1%). Al contrario, i comparti dei mezzi di trasporto e quelli del tessile e dell’abbigliamento registrano l’andamento peggiore, rispettivamente -8%, e -6,1%.

A livello territoriale la provincia di Cuneo è l'unica in Piemonte a far registrare una crescita della produzione industriale (+2,0%), trainata da alimentari e metalmeccanica. Alessandria (+0,1%) rimane sostanzialmente ferma mentre le altre province registrano delle flessioni.

Questi sono alcuni dati pubblicati da Unioncamere Piemonte, che presenta in una nota i risultati dell’ultima indagine congiunturale sull’industria manifattura regionale, realizzata in collaborazione con le camere di commercio provinciali. La rilevazione ha coinvolto 1.890 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 95.676 addetti e un valore pari a circa 63 miliardi di euro di fatturato.