Le caratteristiche del mercato del lavoro in Trentino

02.09.2024

L’Ispat presenta i dati dell’anno 2023

L’Ispat presenta in un nuovo report, corredato da tavole di dettaglio, i dati della rilevazione sulle forze di lavoro della regione, aggiornati al 2023.

Nel report si legge che nel 2023 il mercato del lavoro regionale prosegue la crescita iniziata nei due anni precedenti, con un aumento tendenziale dell’occupazione dello 0,9%, che si associa a una sostanziale stabilità del numero delle persone in cerca di occupazione (-0,1%). La somma dei due aggregati, che costituisce lo stock della forza lavoro, sfiora le 255 mila unità e registra rispetto all’anno precedente un incremento dello 0,8%. Tale crescita si riflette nella riduzione degli inattivi in età lavorativa (-3%), che si collocano poco sotto le 92 mila unità.

Nel 2023 in Trentino il tasso di attività è pari al 73%, in aumento su base annua (+0,7 punti percentuali). Nel confronto territoriale il tasso si posiziona su un livello leggermente inferiore a quello del Nord-est (73,8%), è più contenuto rispetto a quello dell’Unione europea (75%) e si mantiene significativamente distanziato dalla media nazionale (66,7%). In tutti i territori emerge una minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche se il Trentino registra un differenziale di genere (10,5 punti percentuali) che è più basso di quello del Nord Est (12,6).

Il numero degli occupati raggiunge le 245.400 unità, grazie all’incremento dei lavoratori indipendenti (+5,2%). In sostanziale stabilità i lavoratori alle dipendenze (-0,1%), come risultato della flessione dei contratti a tempo determinato (-7,4%), compensata quasi del tutto dalla crescita dei contratti a tempo indeterminato (+1,7%). L’aumento degli occupati è imputabile prevalentemente alla componente femminile (+1,4%) mentre è di minore intensità la crescita della componente maschile (+0,4%). In ragione di tali dinamiche, il tasso di occupazione complessivo calcolato per la classe di età 15-64 anni sale al 70,2% (+0,7 punti percentuali su base annua).

Nel corso dell’anno i giovani (18-29 anni) registrano un aumento dei livelli occupazionali pari al 2,6%, grazie soprattutto alla componente femminile (+4,7%), mentre è di minore intensità la crescita della componente maschile (+1,1%). Tale incremento si riflette anche sul tasso di occupazione giovanile della classe 18-29 anni, che si porta al 56,9% (+1,3 punti percentuali rispetto al 2022).

Rispetto alla popolazione giovanile, l’incidenza dei Neet (Not in education, employment or training), vale a dire quei giovani tra i 18 e i 29 anni che, indipendentemente dal proprio livello di istruzione, non lavorano e non sono nemmeno impegnati in percorsi di studio o di formazione, è pari all’11,5% (-1,8 punti percentuali su base annua), un valore inferiore al dato del Nord-est (12,9%), dell’Italia (19,4%) e della media europea (13,4%).

Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) rimane stabile al 3,8% (3% per i maschi e 4,7% per le femmine), confermando il livello più basso degli ultimi cinque anni. A livello nazionale il tasso di disoccupazione è pari al 7,7%, nel Nord-est si posiziona al 4,4% e a livello europeo scende al 6,1%.

Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento

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