Le tecnologie del'informazione in Friuli-Venezia Giulia
La Regione pubblica una nota sulle pubbliche amministrazioni con dati del 2022
L’Ufficio di statistica della Regione Friuli-Venezia Giulia illustra in una nota i principali risultati dell’indagine sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle pubbliche amministrazioni locali, realizzata dall’Istat.
Al 31 dicembre 2022 le pubbliche amministrazioni del Friuli-Venezia Giulia, in cui risultano istituiti uffici o servizi di informatica come unità organizzative interne autonome, sono il 18,5% del totale, a fronte del 22% della media nazionale.
Nel 39% delle amministrazioni il personale ha partecipato ad attività formative in ambito ICT nel corso del 2022, in aumento del 18% rispetto al 2018. L’89% delle PA affida le funzioni informatiche a fornitori privati esterni, contro il 95% della media nazionale; il Friuli-Venezia Giulia è tra le regioni con la quota più elevata di Comuni che svolgono almeno una funzione ICT tramite personale dipendente interno (75%). Alla fine del 2022, l’81% delle PA locali ha nominato il Responsabile per la transizione al digitale (Rtd); il 62% lo ha individuato al suo interno mentre il restante 19% in forma associata. Le tematiche su cui gli Rtd in regione risultano più attivi, sono lo sviluppo dei sistemi ICT dell'amministrazione (52%), la riorganizzazione (33%), l’identità, la firma e domicilio digitale e le soluzioni di interoperabilità (32%), la sicurezza informatica (30%). Nel 2022, tutte le amministrazioni locali del Friuli-Venezia Giulia, con l’eccezione di un solo Comune, risultano dotate di PC desktop, il 92% di computer portatili e oltre il 60% di altri dispositivi mobili (tablet, smartphone, netbook). Rispetto al 2018 la diffusione di dispositivi mobili aumenta dal 19% al 52% tra i Comuni con meno di 5.000 abitanti e dal 64% all’84% negli altri enti. Tutte le PA locali della regione sono connesse ad internet con tecnologia in banda larga e l’85% di esse dispone della fibra ottica, un dato tra i più elevati in Italia. Tutte le amministrazioni locali, tranne due Comuni, hanno informatizzato almeno una delle attività di lavoro e tutte erogano almeno un servizio online, direttamente sul proprio sito web o tramite link a siti esterni, prevedendo almeno la visualizzazione di informazioni.
Infine, il 3% delle PA locali (il 5,1% in tutta Italia) ha effettuato o pianificato per il triennio 2022-2024, investimenti in strumenti innovativi di intelligenza artificiale o di tecniche di analisi di Big Data. Tra gli strumenti o tecniche già adottate o che si è programmato di adottare, prevale l’analisi dei dati provenienti da “Internet delle persone”, attraverso tweet, social media, smartphone e accessi al sito web (80%), seguita dall’analisi dei dati provenienti da “internet delle cose” come telecamere, sensori di traffico, centraline meteo (60%).
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