Stima del Pil e macroeconomia in Trentino

04.07.2024

L’Ispat presenta i dati riferiti al 2023

Il nuovo report predisposto dall’Ispat presenta la stima della dinamica dei principali aggregati economici per il Trentino per l’anno 2023. Gli aggregati presi in considerazione sono: il prodotto interno lordo (Pil), i consumi finali interni, gli investimenti, l’interscambio commerciale e la dinamica trimestrale del valore aggiunto.

Nonostante il contesto geopolitico continui ad essere caratterizzato da incertezza e instabilità, l’economia mondiale ha chiuso il 2023 con una crescita maggiore rispetto alle attese (+3,2%). Più debole la performance economica dell’Area euro, che ha registrato una crescita modesta (+0,4%) su cui hanno pesato la dinamica stagnante dei consumi, il rallentamento produttivo del settore manifatturiero e una politica monetaria restrittiva che, se da un lato ha contribuito al rientro dell’inflazione, dall’altro non ha favorito gli investimenti. In tale contesto, in Italia il Pil reale è cresciuto dello 0,9%, un valore inferiore rispetto al 2022, ma superiore alla media dell’Area euro.

Nonostante il contesto macroeconomico non favorevole, l’economia provinciale nel corso del 2023 ha proseguito la sua fase espansiva. La crescita stimata del Pil in Trentino è dell’1,3% in termini reali, 4 decimi di punto in più rispetto alla media italiana. In termini di livello, il Pil provinciale dovrebbe superare i 25,5 miliardi di euro, con un incremento di oltre 4 miliardi di euro rispetto al 2019.

Come a livello nazionale, anche l’economia provinciale nel corso del 2023 è stata sostenuta in larga misura dai consumi delle famiglie, grazie soprattutto alla vivacità dei consumi turistici (le presenze turistiche registrate nel 2023 aumentano del 7,7%). Positivo anche il contributo degli investimenti, in particolare nel settore delle costruzioni (il numero di ore lavorate cresce del 4,7% rispetto al 2022), e della spesa pubblica locale.

Nell'ambito del quadro previsionale elaborato da Istat, il Trentino si colloca su un livello di crescita maggiore rispetto allo scenario tracciato per le diverse ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno, che presenta una crescita simile (+1,3%). La stima anticipata indica infatti un posizionamento leggermente superiore rispetto alle regioni del Nord-ovest (+1,0%) e del Nord-est (+0,8%). Più distanziata la crescita rispetto al Centro (+0,5%).

La flessione degli scambi internazionali ha inciso sulla crescita dell’export trentino (+1,4% in termini reali), mentre il rallentamento dell’attività produttiva manifatturiera ha impattato sulla dinamica delle importazioni, che presentano volumi in calo (-8,9%).

Dal lato dell’offerta, è proseguita la fase positiva dei servizi (+2%), sia pure a un ritmo meno vivace rispetto ai due anni precedenti. Il valore aggiunto della manifattura è risultato, invece, in flessione (-1,5%) a causa della debolezza dell’attività produttiva e del rallentamento del commercio mondiale. Stabile l’agricoltura, che rimane sostanzialmente sui livelli dell’anno precedente (-0,1%).

Categorie: Attività di rilevazione | Conti nazionali | Trento | Provincia autonoma di Trento

Ricerca

Ricerca Testuale
Argomento statistico
Tema

Territorio
  • Solo livello nazionale
  • Scegli il territorio
Regione
Provincia

Ente

Data di riferimento
  
  




Si No