Le tendenze dell’occupazione in Trentino

04.07.2024

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro presentano i dati relativi al quarto trimestre 2023

L’Ispat e l’Agenzia del Lavoro diffondono la Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione in Trentino per il quarto trimestre 2023. La nota è frutto della collaborazione sviluppata tra i due enti per produrre informazioni armonizzate e coerenti sulla struttura e sulla dinamica del mercato del lavoro in provincia di Trento.

Nel quarto trimestre 2023 gli occupati (15-89 anni) superano le 243 mila unità e aumentano su base annua del 2,3% (circa 5.400 unità). L’aumento degli occupati coinvolge entrambe le componenti di genere con intensità simili: +2,5% per i maschi e +2% per le femmine. Rispetto allo stesso trimestre del 2022 aumenta il numero degli occupati indipendenti (+22,8%), mentre il lavoro alle dipendenze registra un calo (-2,1%). In ragione delle dinamiche osservate, il tasso di occupazione (15-64 anni) si posiziona al 69,9% (76% gli uomini, 63,7% le donne), in aumento su base tendenziale di 1,6 punti percentuali. Nel confronto territoriale, il tasso di occupazione del Trentino si posiziona su un livello leggermente inferiore rispetto a quello della ripartizione Nord-est (70,7%) e si mantiene significativamente distanziato dalla media nazionale (62,1%).

Il numero di persone in cerca di occupazione sfiora le 10,8 mila unità, in aumento su base annua del 38,8%, coinvolgendo entrambe le componenti di genere (+40,2% i maschi, +37,9% le femmine). Il tasso di disoccupazione (15-74 anni) sale al 4,3% (3,3% per i maschi e 5,4% per le femmine), in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2022. Nel confronto territoriale, il tasso di disoccupazione del Trentino è simile al tasso del Nord-est (4,2%) e si mantiene ancora molto distante dal valore medio registrato per l’Italia (7,5%).

Dal lato della domanda di lavoro, le fonti amministrative registrano al 31 dicembre 2023 una crescita su base tendenziale dello stock delle posizioni lavorative dipendenti del 3,4%. L’incremento continua a interessare tutti i settori e i comparti di attività. In particolare l’agricoltura aumenta le posizioni lavorative alle dipendenze dell’1%, l’industria in senso stretto del 3% e le costruzioni del 5,1%; anche il terziario conferma l’andamento positivo dei trimestri precedenti con una crescita su base annua del 3,4%, trainata nuovamente dal comparto dei pubblici esercizi (+5,7%).

In termini di flusso, la domanda di lavoro delle imprese trentine, dopo i segnali di rallentamento osservati nel trimestre precedente, registra risultati positivi. Tra settembre e dicembre 2023 si sono attivati in Trentino 42.929 nuovi rapporti di lavoro, 1.942 assunzioni in più (+4,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Sul fronte delle cessazioni lavorative, dopo il calo del trimestre precedente, si rileva una crescita su base annua del 2,6%. Questa dinamica si riflette sul saldo occupazionale, quale differenza tra la somma delle assunzioni e delle trasformazioni dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato e le cessazioni lavorative: anche a seguito dell’elevato numero di cessazioni lavorative che si verificano nel mese di ottobre al termine della raccolta della frutta, il saldo vede prevalere le uscite sulle entrate, comprese le trasformazioni, per 1.296 unità.

Il ricorso alla cassa integrazione da parte delle imprese industriali aumenta su base annua del 5,5%. A crescere in maniera importante rispetto allo stesso periodo del 2022 è la componente straordinaria, a fronte di un calo di quella ordinaria. Il comparto che fruisce della parte più consistente delle ore di cassa integrazione (oltre il 33%) è quello della carta (poligrafico, editoria e carta).

Categorie: Attività di rilevazione | Lavoro | Trento | Provincia autonoma di Trento

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