Le pensioni nel settore pubblico
L’Inps diffonde i dati relativi al 2023 e al 2024
L’Inps pubblica gli ultimi dati dell‘Osservatorio sulle pensioni dei dipendenti pubblici, riguardanti le pensioni vigenti nel 2024 e quelle liquidate nel 2023.
Nella nota che accompagna la diffusione si legge che il numero delle pensioni della Gestione dipendenti pubblici (Gdp) all’inizio del 2024 è pari a 3.137.572, in aumento rispetto al 2023 dello 0,9%, mentre l’importo complessivo annuo delle pensioni è pari a 90.129 milioni di euro, con un incremento dell’8,2%.
Riguardo alla tipologia, il 58,9% sono pensioni di anzianità/anticipate, il 20,2% sono pensioni ai superstiti di attivo e di pensionato, il 14,6% di vecchiaia e il restante 6,3% di inabilità. Il 59,7% dei trattamenti pensionistici è fornito alle femmine, il 40,3% ai maschi. Considerando gli importi, il 10,5% delle pensioni pubbliche ha un importo mensile inferiore ai 1.000 euro, il 39% tra 1.000 e 1.999,99 euro, il 37,7% tra 2.000 e 2.999,99 euro, il 12,8% dai 3.000 euro mensili in su.
Il maggior numero delle prestazioni è concentrato nell’area settentrionale della penisola (41%), seguita dal Mezzogiorno (36,5%) e dall’Italia centrale (22,3%).
Le pensioni liquidate nel 2023 diminuiscono rispetto al 2022 del 9,8%, passando da 151.208 a 136.418; tale diminuzione può essere imputata anche a uno svuotamento delle generazioni pensionabili, dovuto all’utilizzo, negli anni immediatamente precedenti, di anticipi pensionistici quali “Quota 100” e “Quota 102”. Gli importi medi mensili nel 2023 registrano un incremento percentuale del 4,1%.
Analogamente alle pensioni vigenti, tra le pensioni liquidate la categoria delle pensioni di anzianità/anticipate è la più numerosa (44,2%), seguita dalle pensioni ai superstiti (30,4%), di vecchiaia (22,1%) e di inabilità (3%).
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