La domanda di lavoratori immigrati nel 2013
Unioncamere e Ministero del Lavoro pubblicano i nuovi dati del Sistema informativo Excelsior
Unioncamere e Ministero del Lavoro pubblicano i risultati dell’indagine annuale sulla domanda di lavoro riguardante gli immigrati non stagionali per il 2013. I dati derivano dalle imprese italiane dell’industria e dei servizi e sono rilevati attraverso il Sistema informativo Excelsior.
La domanda di lavoratori immigrati, in linea con la crisi occupazionale complessiva che ha segnato la nostra economia, diminuisce nel 2013 (-29%), proseguendo il trend negativo dell’anno precedente.
In termini assoluti, quest’anno la richiesta di lavoratori non stagionali immigrati prevista dalle imprese si potrà attestare a un valore massimo di 42.960 unità (contro le 60.570 dell’anno scorso). L’indagine non include i fabbisogni di lavoratori o lavoratrici autonome come badanti, collaboratori domestici e figure simili.
In termini relativi, le assunzioni di personale immigrato potranno arrivare a rappresentare l’11,7% di tutte le assunzioni previste dalle imprese manifatturiere e terziarie per l’anno in corso (nel 2012 la quota era stata del 14,9%).
La contrazione maggiore del fabbisogno di lavoratori immigrati interessa il comparto dei servizi mentre è meno grave il dato delle imprese del settore industriale, che registra comunque una chiara diminuzione. La contrazione della domanda nell’industria riguarda in modo particolare il settore delle costruzioni (con una riduzione del fabbisogno di manodopera immigrata del 35,5%).
Se si guarda al territorio, la riduzione del fabbisogno tocca tutte le ripartizioni; il Sud segnala una contrazione del 43,8% rispetto al 2012, mentre il 34,6% delle assunzioni previste nel 2013 (14.880 unità) proviene da imprese del Nord-Ovest. La Lombardia, con 9.890 richieste, è la regione che esprime il maggior fabbisogno di immigrati, seguita dal Lazio (4.960) e dalla Toscana (4.930).
Unioncamere, presentando i nuovi dati, sottolinea come la minore richiesta di lavoratori immigrati sia una preoccupante conferma della crisi economica.
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