Dinamiche del lavoro e rimesse degli immigrati in FVG

19.04.2024

L’Ires Friuli-Venezia Giulia pubblica due note con i dati del 2023

L’Ires Friuli-Venezia Giulia analizza in due note i dati regionali sulle assunzioni e cessazioni e sulle rimesse degli immigrati.

Nel primo documento si legge che, nel 2023, le assunzioni nel settore privato sono 157.135, circa 4.200 in meno rispetto all’anno precedente (-2,6%). Il calo riguarda, in particolare, i contratti di lavoro in somministrazione (-13,8%, oltre 4.500 unità in meno) e coinvolge quasi tutte le regioni italiane, con una diminuzione a livello nazionale del 6,5%. La variazione fortemente negativa del Friuli-Venezia Giulia riguarda solo le province di Udine (-22,9%) e Pordenone (-19,4%) ed è verosimilmente connessa al rallentamento di molte attività manifatturiere in questi territori. Calano anche, seppure in misura minore, i rapporti di lavoro in apprendistato (-8,3%) e le assunzioni a tempo indeterminato (-3,8%), a fronte di significativi aumenti per i contratti di lavoro intermittente (+8,5%), molto utilizzati nell’ambito dei servizi di alloggio e ristorazione e nel commercio al dettaglio. Le cessazioni dei rapporti di lavoro diminuiscono in maniera più consistente delle assunzioni, passando dalle 156.591 del 2022 alle 148.846 del 2023 (-4,9%). Le dimissioni volontarie dei lavoratori costituiscono la motivazione di gran lunga principale dell’interruzione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (77,8%), La loro incidenza, infatti, di poco inferiore al 50% nel 2014, supera stabilmente il 75% a partire dal 2021. Aumenta nel tempo anche l’incidenza dei licenziamenti disciplinari dei lavoratori a tempo indeterminato (dal 2,5% del 2014 all’attuale 5,3%) mentre diminuiscono le cessazioni di natura economica, scese su valori vicini al 10% negli ultimi anni da quasi il 40% nel 2014.

Passando al secondo documento, nel 2023 le rimesse degli immigrati in regione ammontano a 167,3 milioni di euro, il 3,3% in più rispetto all’anno precedente. L’incremento è tra i più elevati registrati in Italia, superato solo dal Molise (+5,8%) e dalla Basilicata (+4,1%). L’aumento osservato si concentra soprattutto nella provincia di Udine (+7,9%). Pordenone (+1,8%) e Trieste (+0,4%), invece, registrano aumenti di minore entità mentre a Gorizia si registra una lieve flessione (-0,4%). Nel tempo, comunque, i flussi in uscita da quest’ultima provincia assumono un peso sempre maggiore, passando dall'8,4% del totale regionale nel 2005 al 22,7% nel 2023, a seguito dell’espansione del valore delle rimesse dell’ampia comunità bengalese residente a Monfalcone. Per quanto riguarda i principali Paesi di destinazione, il Bangladesh si colloca al primo posto anche a livello nazionale e regionale (con 36,9 milioni di euro nel 2023) mentre al secondo posto spicca il notevole aumento delle rimesse verso la Georgia (+30,7% in un anno, pari a 5,3 milioni di euro in più), legate prevalentemente alla presenza di donne che si occupano di assistenza alle persone anziane. Infine, il valore pro capite delle rimesse è 1.438 euro per ogni cittadino straniero residente, circa 150 in meno della media nazionale. L’importo più elevato riguarda i cittadini georgiani, con quasi 16.500 euro all’anno, seguito dai bengalesi e dai pakistani (entrambi con valori di poco inferiori a 5.400 euro).

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Lavoro

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