Dati congiunturali su commercio estero, industria manifatturiera ed edilizia nella provincia di Pisa
La Cciaa di Pisa, in collaborazione con Unioncamere Toscana, fotografa la crisi del settore immobiliare e manifatturiero e i segnali di ripresa dell’export provinciale
Sono in forte crisi le imprese pisane operanti nel settore delle costruzioni: è ciò che emerge dagli ultimi dati, relativi al 2012, dell’indagine condotta annualmente dalla Camera di commercio di Pisa in collaborazione con Unioncamere Toscana.
L’indagine, basata su un campione di imprese, mostra che sono in calo il fatturato (-11,7%), gli addetti (-1,5%) e gli investimenti (-0,7%). Anche le attese per il 2013 non sono positive, con numerose imprese che prevedono una contrazione del fatturato (39% delle imprese), degli investimenti (21%) e degli addetti (11%).
Questi risultati confermano la crisi che da alcuni anni interessa l’immobiliare. Dopo essere cresciuto fino al 2007, infatti, il settore ha registrato una forte flessione che a fine 2012 ha portato a diminuzioni di oltre il 40% delle transazioni nei comparti commerciale, residenziale e produttivo.
A causa delle pessime performance dei tradizionali settori di specializzazione come la metalmeccanica, il legno-mobili e le pelli, nel primo trimestre 2013 mostra chiari segni di crisi anche l’industria manifatturiera. Il settore, infatti, registra un calo della produzione del 7,9%, segnando il peggior risultato da tre anni a questa parte e ponendosi sotto la media regionale (-4,9%).
Lo rende noto La congiuntura manifatturiera in provincia di Pisa, nota a cura della Camera di commercio di Pisa. Anche il fatturato, si legge nella nota, segna un arretramento di 7,2 punti percentuali, che rappresenta la sesta variazione negativa consecutiva, e la domanda estera si apre con una flessione dell’ 1,4%. Sul versante occupazione, il primo quarto del 2013 si apre con una flessione della forza lavoro pari allo 0,9%. A conferma dello stato di crisi del mercato del lavoro, infine, si registra un aumento dell’integrazione salariale 15 volte superiore a quello del primo trimestre 2012.
Una buona notizia per l’economia pisana proviene invece dal versante delle esportazioni. Infatti, se nel primo trimestre 2013 l’Italia e la Toscana registrano una battuta d’arresto delle proprie vendite all’estero rispetto al medesimo periodo del 2012 (-0,7% e -0,6% rispettivamente), le esportazioni pisane tornano invece a crescere (+0,1%). Le vendite all’estero, secondo la consueta analisi condotta dall’Ufficio studi e statistica della Camera di commercio di Pisa, superano i 656 milioni di euro di controvalore, grazie alle buone performance delle calzature e di parte della metalmeccanica. Le esportazioni provinciali interessano soprattutto il continente africano (+44,0%) e quello americano (+13,2%), mentre restano deboli Asia (-6,5%) ed Europa (-0,7%).
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