L’export nell’agroalimentare
L’Ismea pubblica un report sulla bilancia commerciale del settore agroalimentare nel 2023
Nel report dal titolo Scambi con l’estero diffuso dall’Ismea si legge che nel 2023 il valore delle esportazioni supera i 64 miliardi di euro, registrando un aumento rispetto al 2022 (+5,7%). Anche il valore delle importazioni sale da 61,7 a poco più di 65 miliardi di euro, con un incremento su base annua (+5,4%), determinando un lieve miglioramento del saldo della bilancia commerciale agroalimentare, il cui disavanzo si attesta a 889 milioni di euro, riducendosi di 126 milioni rispetto al 2022.
Riguardo ai paesi di destinazione delle esportazioni agroalimentari, il principale mercato è l'Ue che, con 41,9 miliardi di euro nel 2023, assorbe circa il 65% delle esportazioni.
Per ciò che concerne i prodotti, il vino rimane al primo posto tra i prodotti esportati, con un peso sul totale del 7,9%, anche se per i vini in bottiglia, dopo il buon risultato del 2022, il valore delle spedizioni si riduce a 5,1 miliardi di euro (-2,7%,). Nel complesso le esportazioni aumentano per tutti i principali prodotti, tra cui l'olio d'oliva (+14%), i prodotti della panetteria e pasticceria (+12%) e l'ortofrutta trasformata (+10,9%).
Le importazioni, in coerenza con il ruolo dell'Italia di paese trasformatore in campo agroalimentare, riguardano in larga parte materie prime non trasformate e prodotti semilavorati. I principali prodotti sono caffè non torrefatto, olio extravergine di oliva, mais, bovini vivi, prosciutti, frumento tenero e duro.
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