I rapporti di lavoro
Il Ministero del lavoro diffonde i dati relativi al IV trimestre 2023
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali pubblica la nota trimestrale che offre i dati sui movimenti dei rapporti di lavoro (attivazioni, trasformazioni a tempo indeterminato, cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e parasubordinato) derivati dal Sistema informativo statistico delle comunicazioni obbligatorie.
Nella nota, riferita al quarto trimestre 2023, si legge che le attivazioni dei contratti di lavoro sono pari a 3 milioni 19 mila, in aumento del 3,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022 (pari a +96 mila contratti) e riguardano 2 milioni 167 mila lavoratori, con una crescita tendenziale superiore rispetto a quella rilevata per i contratti, pari al 5,9% e corrispondente a +121 mila individui.
L’incremento coinvolge maggiormente il Mezzogiorno (+7,4%) e il Nord (+4,2%) mentre nel Centro si osserva un calo (-3,7%). La crescita delle attivazioni interessa in misura superiore la componente maschile (+5,1% rispetto a +0,8% per quella femminile).
Le cessazioni di contratti di lavoro sono pari a 3 milioni 769 mila, con un aumento del 4,1% (corrispondente a 148 mila rapporti cessati in più rispetto allo stesso trimestre del 2022), che risulta superiore per la componente maschile (+5,7%) rispetto a quella femminile (+2%).
A livello territoriale si ha una dinamica diversificata delle cessazioni, con una variazione di segno positivo nel Nord e nel Mezzogiorno (rispettivamente +6,5% e +5,5%) a fronte di una variazione negativa nel Centro. I rapporti cessati mostrano una flessione principalmente nell’ambito delle cause di cessazione promosse dal datore di lavoro (oltre che in quelle denominate altre cause), in particolare nel licenziamento (-4,1%) e nella cessazione di attività (-13,7%), mentre crescono nella cessazione al termine (+5,7%) e nelle dimissioni (+1,7%).
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