L'efficacia della laurea

29.03.2024

Almalaurea diffonde un approfondimento sull'efficacia del titolo di studio universitario

Almalaurea pubblica una nota di approfondimento sull’efficacia del titolo di laurea, basata sui dati dell’indagine sulla Condizione occupazionale dei laureati 2022. L’indagine permette di conoscere la tipologia di attività lavorativa, la retribuzione, il settore di impiego e il livello di soddisfazione raggiunto.

L’efficacia del titolo di laurea si riferisce alla coerenza tra la laurea conseguita e il lavoro svolto, un fattore importante della soddisfazione professionale. L’efficacia della laurea è una misura soggettiva basata sulle valutazioni espresse dai laureati occupati e, insieme alle misure normative e a quelle statistiche, rappresenta un modo per individuare le situazioni di mismatch (disallineamento tra domanda e offerta nel mondo del lavoro).

Nel 2022, a un anno dal conseguimento della laurea, il titolo è molto efficace o efficace per il 59,3% degli occupati di primo livello e per il 68,7% degli occupati di secondo livello. Si rileva un calo dei livelli di efficacia lieve per i laureati di primo livello (-0,6 punti percentuali), più pronunciato per quelli di secondo livello (-2,6). Il titolo di laurea risulta più efficace tra coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il suo conseguimento rispetto a quanti, invece, proseguono la stessa attività lavorativa iniziata prima della laurea.

A cinque anni dalla laurea, il titolo è valutato almeno efficace dal 67,6% degli occupati di primo livello e dal 72,7% degli occupati di secondo livello. Nel 2022 si conferma il trend di miglioramento dei livelli di efficacia rispetto al 2021 (+1,3 punti per i laureati di primo livello, +0,6 punti per quelli di secondo livello).

Considerando le differenze per gruppo disciplinare, a un anno dalla laurea di primo livello l’efficacia del titolo risulta particolarmente elevata tra i laureati del gruppo medico-sanitario (95%) ed educazione e formazione (77,3%) mentre per ultimi si trovano i gruppi letterario-umanistico, linguistico, arte e design, politico-sociale e comunicazione.

Anche a cinque anni dal conseguimento del titolo si confermano le differenze rispetto al percorso di studio concluso evidenziate tra i laureati a un anno. Tra i laureati di secondo livello, in particolare, i valori più elevati sono raggiunti ancora una volta all’interno dei gruppi medico-sanitario e farmaceutico (88,5%), educazione e formazione (82,4%), agrario-forestale e veterinario (80,4), scienze motorie e sportive (80,0%). I livelli di efficacia più bassi sono invece dichiarati dai laureati dei gruppi politico-sociale e comunicazione (50,3%), arte e design (57%).

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Nuove rilevazioni, studi, ricerche | Istruzione e formazione | Consorzio interuniversitario AlmaLaurea

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