Il Sistan nel 2023

07.03.2024
Domenico Tebala (Istat)

Primi risultati della rilevazione sugli elementi identificativi, risorse e attività degli uffici di statistica del sistan

Come ogni anno, l’Istat ha condotto la Rilevazione sugli elementi identificativi, risorse e attività degli uffici di statistica del Sistan (Eup) con la quale, grazie alla collaborazione di tutti i soggetti del Sistema statistico nazionale, vengono raccolte informazioni sulla struttura e sulle attività del Sistan, come pure su eventuali criticità incontrate nel corso dell’anno.

Anche nell’edizione 2024, conclusa a febbraio, sono state poste alcune domande sul Pnrr, sulla Piattaforma digitale nazionale dati, sulle statistiche di genere e sui canali di comunicazione social dell’Istat. Da un primo esame dei risultati, si evince che:

  • quasi il 13% degli uffici di statistica degli enti di maggior rilievo, in particolare il 35,3% dei Ministeri, è già stato o sarà coinvolto direttamente o indirettamente in attività inerenti al Pnrr;
  • più del 40% degli enti, compresi i piccoli Comuni, ha aderito o intende aderire alla Piattaforma digitale nazionale dati e il 67,7% degli Us ne è a conoscenza con un coinvolgimento diretto o indiretto nel 29% dei casi (Province 66,7%),
  •  l’83,2% degli Us dichiara di garantire la disaggregazione e la visibilità dei dati distinti tra uomini e donne (Camere di Commercio 93,8%), concentrando maggiormente l’attenzione sulla fase di rilevazione (69%) e di elaborazione dei dati (53,8%),
  • i canali di comunicazione social dell’Istat (Facebook, Instagram, Twitter, Linkedin, Youtube) sono ancora poco utilizzati: solo l'8,3% degli Us vi ha fatto ricorso almeno una volta nel corso del 2023, in particolare per utilizzare Facebook (13,8%; Regioni e Province autonome 38,1%) e Youtube (12,6%; Regioni e Province autonome 61,9% ).

Si conferma che la larghissima parte dei 3.305 uffici Sistan è costituita presso i Comuni (quasi il 90%), seguiti da Prefetture (3%), Camere di commercio (2%), Province (1,9%) e altre tipologie di amministrazione (4,1%).

Si segnala un lieve aumento degli addetti alla statistica pubblica (+0,2% rispetto al 2022) che sono complessivamente 8.531. Gli uffici sono generalmente di piccole dimensioni, con un numero medio di addetti pari a 2,6, rimandando l’immagine di una dotazione che rischia di essere insufficiente a lanciare iniziative autonome e talvolta anche a rispondere efficacemente al fabbisogno di informazioni statistiche delle amministrazioni. Considerando solo gli enti e amministrazioni pubbliche centrali e le regioni e province autonome si riscontrano uffici di dimensioni sensibilmente maggiori, con un numero medio di addetti intorno a 11.

La composizione per età vede una ridottissima quota di giovani: gli addetti con meno di 30 anni sono appena il 2,5% mentre quelli con almeno 60 anni di età il 22%. Anche come effetto delle caratteristiche anagrafiche, l’occupazione risulta piuttosto stabile, con il 93% degli addetti che opera con un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

La rilevanza della funzione statistica nell’amministrazione emerge anche dall’assetto organizzativo, e dunque è significativo osservare che il 29% dei responsabili degli uffici di statistica non ha un incarico formale e circa la stessa quota ha un contratto a tempo determinato. Solo il 66,1% possiede una laurea o un titolo post-laurea, non sempre nelle discipline più attinenti all’attività statistica, e una minoranza ha avuto precedenti attività professionali attinenti alla funzione statistica: il 46,6% ha diretto l’ufficio di statistica di un’altra amministrazione o è stato responsabile di strutture organizzative con competenze statistiche, il 34,9% ha avuto incarichi di coordinamento e realizzazione di indagini statistiche, il 13,8% è stato responsabile dell’organizzazione di corsi di qualificazione in materie statistiche e il 4,6% ha curato pubblicazioni statistiche.

I risultati della rilevazione Eup saranno illustrati più estesamente nella Relazione al Parlamento e in uno specifico rapporto di analisi pubblicato sul portale del Sistan, ma già queste prime informazioni mostrano una buona tenuta da parte del Sistema e un marcato senso di appartenenza, che si riflette nell’elevatissimo tasso di risposta (99%). Tuttavia, persistono alcune criticità già segnalate in passato, come la perdurante limitata qualificazione degli operatori, la non sufficiente dotazione di risorse umane e la fragilità organizzativa di molte realtà del Sistema.

Sul versante dei Comuni, in particolare, appare urgente garantire dimensioni minime degli uffici di statistica per un’efficiente organizzazione delle attività, ricordando che le disposizioni di legge prevedono già l’esercizio obbligatorio della funzione statistica in forma associata per i Comuni fino a 5.000 abitanti e coinvolgono significativamente anche gli enti di area vasta con funzioni di supporto agli enti locali.

Domenico Tebala (Istat)

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Categorie: Attività di rilevazione | Attività istituzionali | Diffusioni di nuovi dati | Istat - Istituto nazionale di statistica

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