La congiuntura industriale nel Piemonte Nord Orientale

La Cciaa diffonde i dati relativi al IV trimestre 2023

La Cciaa Monte rosa laghi alto Piemonte diffonde una nota sull’andamento della produzione industriale nelle quattro province piemontesi nel quarto trimestre 2023. I dati fanno riferimento ai risultati dell’indagine congiunturale trimestrale della Cciaa sull’industria manifatturiera, che vede coinvolte 594 imprese e 22.000 addetti, con un fatturato complessivo superiore agli 8,4 miliardi di euro.

La performance produttiva vede il solo territorio di Biella registrare una variazione negativa (-1,8% rispetto al quarto trimestre 2022); le province di Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli registrano, al contrario, variazioni positive, rispettivamente +3,8%, +1,8% e +1%.

Nel novarese si registra un aumento per quasi tutti i settori ma in particolare per quello della chimico-gomma-plastica (+12,8%), dell’alimentare (+8,4%) e del tessile-abbigliamento-calzature (+6,1%). Appare in stallo, invece, la metalmeccanica così come il comparto della rubinetteria-valvolame (entrambi con -0,6%).

Nel Verbano Cusio Ossola i buoni risultati tendenziali sono trainati dal settore della metalmeccanica (+5,2%) e dell’industria dei metalli (+3,9%), mentre gli altri settori sono in flessione, in particolare il tessile-abbigliamento (-14,3%) e la chimica (-8,1%). Nello stesso territorio sono in aumento gli ordinativi provenienti dal mercato interno (+1,3%) ma anche da quello estero (+4,1%).

Nel quarto trimestre 2023 nella provincia di Vercelli il sistema manifatturiero registra una performance positiva (+1%). Incide il settore delle altre industrie manifatturiere (+9%), della chimica (+2,8%) e alimentare (+2,5%) mentre il tessile-abbigliamento, la metalmeccanica e le rubinetterie e valvolame segnano valori negativi, rispettivamente -7,1%, -2,5% e -1,2%. Gli ordinativi dal mercato interno registrano un aumento (+4%) così come quelli dal mercato estero (+2,5%).

Nel biellese, infine, sono negativi i risultati di tutti i comparti, in particolare per il comparto finissaggio (-8,6%), seguito dalle tessiture (-5,2%) e dalle altre industrie tessili (-3,9%). Gli ordinativi dal mercato interno registrano un -1,8% e da quello estero un -1,3%.