La congiuntura industriale nel Piemonte nord orientale

La Cciaa diffonde i dati relativi al terzo trimestre 2023

La Cciaa Monte rosa laghi alto Piemonte diffonde una nota sull’andamento della produzione industriale nelle quattro province piemontesi nel terzo trimestre 2023. I dati fanno riferimento ai risultati dell’indagine congiunturale trimestrale della Cciaa sull’industria manifatturiera, che vede coinvolte 661 imprese e 25.000 addetti, con un fatturato complessivo superiore ai 9,1 miliardi di euro.

La performance produttiva vede il solo territorio del Verbano Cusio Ossola registrare una variazione positiva (+0,9% rispetto al terzo trimestre 2022); le province di Biella, Vercelli e Novara registrano, infatti, variazioni negative, rispettivamente -1,8%, -1,4% e -1,1%.

Nel Verbano Cusio Ossola i buoni risultati tendenziali sono trainati dal settore delle altre industrie manifatturiere (+3,6%), tutti gli altri sono in flessione, in particolare il tessile-abbigliamento (-6%) e l’industria dei metalli (-3,4%). Nello stesso territorio sono in aumento gli ordinativi provenienti dal mercato interno (+0,7%) ma non da quello estero (-2%).

Nel biellese sono negativi i risultati di tutti i comparti, in particolare per il comparto finissaggio (-16,2%), seguito dalle altre industrie tessili (-6,1%) e dalla tessitura (-3,5%). Gli ordinativi dal mercato interno registrano un -4,5% mentre da quello interno un +1,2%.

Nel terzo trimestre 2023 nella provincia di Vercelli il sistema manifatturiero registra una performance negativa (-1,4%). Incide il settore della metalmeccanica (-4,1%), della rubinetteria e valvolame (-2,8%) e alimentare (-1,2%) mentre la chimica, le altre industrie manifatturiere e il tessile abbigliamento segnano valori positivi, rispettivamente +1,5%, +1,4% e +0,1%. Gli ordinativi dal mercato interno registrano un calo (-0,8%) così come quelli dal mercato estero (-4,8%).

Nel novarese, infine, si registra un calo per tutti i settori ma in particolare per quello delle rubinetterie e valvolame (-4%), dell’alimentare e altre industrie manifatturiere (entrambe con un -3,7%) e tessile abbigliamento (-3%). Poco incoraggiante, infine, è il dato riguardante gli ordinativi interni (-1,2%) mentre quelli esteri mettono a segno un +0,9%.