Il sistema Afam

Il ministero dell’Università e della ricerca pubblica un focus sul sistema Afam

Il Mur pubblica un focus, a cura del Servizio statistico, che presenta i dati sul sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (Afam) nell'anno accademico 2022/2023. L'analisi riguarda le istituzioni del sistema Afam, l'offerta formativa, gli studenti iscritti e immatricolati, quelli stranieri, la mobilità degli studenti, i diplomati, il personale docente e non docente.

Nell’anno accademico 2022/2023 il numero di istituti Afam è pari a 158, in calo del 3% rispetto all’anno precedente. Continua la crescita dei corsi accademici Afam (negli ultimi dieci anni del 13,2%), che sono 5.476, il 2,5% in più rispetto all’anno precedente.

Sono oltre 87 mila gli iscritti nei corsi accademici Afam, il 4,4% in più rispetto all’anno accademico precedente e quasi il 54% in più rispetto a dieci anni prima. La scelta degli studenti ricade nel 35% dei casi sugli istituti dell’area musicale e coreutica (per il 32,5% di questi si tratta di conservatori statali) e nel 64,5% dei casi sulle strutture dell’area artistica e teatrale (per il 35,5% di queste si tratta di accademie di belle arti statali).

Il numero degli immatricolati cresce del 4,4% rispetto all’anno accademico 2021/2022 e negli ultimi dieci anni del 53,7%. Nell'anno 2022/2023, torna crescente anche il trend degli studenti stranieri (+8,2%), rispetto al calo registrato nel periodo pandemico. Gli studenti con cittadinanza non italiana sono 13.759, pari al 15,8% del totale.

Inoltre, torna a crescere il numero di studenti coinvolti in programmi di mobilità internazionale: +54% gli studenti in uscita e +140% gli studenti in entrata, rispetto all’anno accademico precedente. I diplomati nei corsi accademici sono invece in lieve calo (-2,9%). È In aumento il numero dei docenti a tempo indeterminato (+8,4%) e il numero di esperti esterni con contratto di collaborazione per insegnamento (+9,1%).

Infine, nelle istituzioni dell’area artistica, del design e del teatro si registra una maggiore presenza di donne sia tra le iscritte (67,7%) che tra le diplomate (69,1%). Nelle istituzioni dell’area musicale, invece, la partecipazione femminile si limita al 40,9% degli iscritti e al 42,5% dei diplomati.