La congiuntura industriale nel Piemonte Nord Orientale

La Cciaa diffonde i dati relativi al secondo trimestre 2023

La Cciaa Monte rosa laghi alto Piemonte diffonde una nota sull’andamento della produzione industriale nelle quattro province piemontesi nel secondo trimestre 2023. I dati fanno riferimento ai risultati dell’indagine congiunturale trimestrale della Cciaa sull’industria manifatturiera, che vede coinvolte 622 imprese e 24.000 addetti, con un fatturato complessivo superiore agli 8 miliardi di euro.

Nella graduatoria della performance produttiva delle province piemontesi, Vercelli si posiziona al primo posto (+0,9% rispetto al secondo trimestre 2022); bene anche la provincia di Biella (+0,3%) mentre Verbano Cusio Ossola e Novara occupano le ultime posizioni con risultati poco confortanti, rispettivamente -0,1% e -2,2%. È del +1,6% la variazione media regionale.

Nel vercellese, in particolare, i buoni risultati tendenziali sono trainati dal settore delle altre industrie manifatturiere (+4,7%), seguito dagli alimentari (+3,4%) e dalla chimica (+2,2%). I soli comparti che chiudono in negativo sono le rubinetterie e valvolame (-6,6%) e il tessile-abbigliamento (-5,1). Nello stesso territorio sono in aumento anche gli ordinativi provenienti dal mercato estero (+1,3%) e interno (+1%).

Nel biellese buoni sono i risultati per il comparto finissaggio (+6,3%), seguito dalla filatura (+4,9%) e dalla tessitura (+1,9%). Performance negativa, al contrario, per il comparto delle altre industrie tessili (-12,3%) e per le altre industrie manifatturiere (-0,3%), mentre il comparto meccanico registra una variazione nulla.

Nel secondo trimestre 2023 nella provincia del Verbano Cusio Ossola il sistema manifatturiero registra una sostanziale stabilità (-0,1%). Incide negativamente il settore dell’industria dei metalli (-5%) e il tessile-abbigliamento (-2,6%). Gli ordinativi dal mercato interno registrano un calo (-1,3%) così come quelli dal mercato estero (-0,3%).

Nel novarese, infine, si registra un calo importante delle rubinetterie e valvolame (-7,1%) e della chimica-gomma-plastica (-3,3%). Positivo, al contrario, il risultato degli alimentari (+2,8%). Poco incoraggiante, infine, è il dato riguardante gli ordinativi esteri (-4,8%) e interni (-1,8%).