Il Benessere equo e sostenibile in Veneto

25.10.2023

L'Istat pubblica il primo prodotto della collana dei report regionali BesT

Il Benessere equo e sostenibile  dei territori - Veneto è il primo report regionale della nuova collana dei report regionali BesT curata dall'Istat. Gli indicatori del Benessere equo e sostenibile dei Territori (BesT) si riferiscono all’insieme delle province e città metropolitane italiane e consentono di approfondire le conoscenze sulla distribuzione del benessere nelle diverse aree del Paese.

Al 1° gennaio 2023, in Veneto, la popolazione residente si attesta a 4,8 milioni. Dal 1° gennaio 2020 a oggi la popolazione della regione diminuisce di circa 41 mila unità (-0,8%), meno che in Italia (-1,3% in Italia): Le riduzioni più accentuate si registrano a Rovigo, Belluno e Venezia, mentre la provincia di Verona è l’unica stabile.

Nel 2020 l'economia veneta genera un valore aggiunto complessivo pari a 137.742 milioni di euro (valori correnti), il 9,2 per cento del valore aggiunto nazionale. In termini pro-capite, la ricchezza generata è pari a circa 28.300 euro per abitante, un valore più alto di quello medio nazionale ma più basso di quello del Nord-est.

Anche in termini di valore aggiunto per occupato, il Veneto registra valori più alti della media nazionale ma inferiori al dato della ripartizione. Il più alto valore aggiunto in termini pro-capite (per abitante e per occupato) si osserva a Vicenza (oltre 30 mila euro per abitante e 62 mila euro per occupato); livelli più alti della media regionale in entrambi gli indicatori si registrano anche a Padova, Verona e Treviso. All’estremo opposto, si collocano Rovigo, Venezia e Belluno. Rovigo, in particolare, con meno 23 mila euro per abitante, è l’unica provincia veneta in cui l’indicatore è più basso della media Italia.

Le differenze territoriali nella produzione di ricchezza sono interpretabili alla luce delle caratteristiche del sistema produttivo, che in Veneto presenta una spiccata vocazione industriale nel settore manifatturiero, dove la quota di occupati nell'industria (escluso il settore delle costruzioni) è pari al 25%, contro il 16,9% dell’Italia.

Infine, secondo i dati provvisori del 2022, la speranza di vita alla nascita della regione (83,3 anni) supera di 0,7 anni il valore nazionale ma è inferiore di sei mesi al livello regionale del 2019, indicando che non è ancora del tutto recuperato il calo prodotto dalla pandemia.

Categorie: Diffusioni di nuovi dati | Nuovi canali di diffusione | Istat - Istituto nazionale di statistica

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