La congiuntura economica in Lombardia
L'Unioncamere regionale e le Cciaa di Bergamo e Pavia pubblicano i dati relativi al II trimestre 2023
Unioncamere Lombardia diffonde il rapporto congiunturale del secondo trimestre 2023 insieme ai focus su industria e artigianato, nei quali si legge che la produzione industriale regionale resta sostanzialmente stabile sia rispetto al trimestre precedente (+0,3%) sia su base annua (+0,5%). Anche gli indicatori congiunturali del primo trimestre presentano variazioni prossime allo zero: -0,2% gli ordini interni e -0,3% il fatturato. Assenza di variazioni congiunturali per gli ordini esteri, mentre le variazioni tendenziali restano positive (+2%). A livello settoriale si segnalano le variazioni tendenziali più elevate della produzione industriale: +13,4% mezzi di trasporto, +8,6% pelli-calzature, +5,8% abbigliamento. Per quanto riguarda la produzione artigiana manifatturiera, non si osservano variazioni su base trimestrale e si registra un leggero aumento su base annua (+1,1%). A livello settoriale, si segnalano le variazioni tendenziali più elevate della produzione artigianale: +5,7% alimentari, +2,3% pelli-calzature, +2% meccanica. Relativamente alla demografia di impresa, nel secondo trimestre 2023 diminuiscono sia le iscrizioni (-2,8% su base annua) sia le cessazioni (-8,1%). Il saldo, tuttavia, è positivo e pari a +5.051. Le imprese registrate si attestano a 818.706, in calo rispetto allo scorso anno ( -0,4%).
La Cciaa di Bergamo diffonde i dati sull’interscambio commerciale con l’estero relativo al secondo trimestre 2023. La nota riporta un valore delle esportazioni pari a 5.448 milioni di euro, con un incremento del 2,4% su base annua. Le importazioni raggiungono i 3.570 milioni, con una variazione tendenziale di +2,4%. Il saldo tra esportazioni e importazioni è positivo, con un valore di 1.878 milioni, un dato superiore a quello del secondo trimestre 2022 (1.593 milioni).
Anche la Cciaa di Pavia diffonde il rapporto congiunturale del secondo trimestre 2023. Nella nota si riportano variazioni tendenziali negative per l’industria: ordini (-0,9%) e produzione (-2,5%). Solo il fatturato ha un segno positivo ma prossimo allo zero (+0,6%). L’artigianato, infine, riporta invece variazioni tendenziali positive per fatturato (+4,2%), produzione (+4%) e ordini (+1,3%).
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