Demografia delle imprese e import-export della provincia di Brindisi
On line due report della Camera di commercio di Brindisi nel I trimestre 2013
La Camera di commercio di Brindisi rende disponibili on line i report La demografia delle imprese e Import-export della provincia di Brindisi curati dal Servizio economia locale e relativi al I trimestre 2013.
Secondo il primo report il bilancio della nati-mortalità delle imprese provinciali, pur essendo negativo, presenta un tasso di crescita leggermente superiore a quello registrato nello stesso periodo del 2012.
Tutti i settori di attività economica mostrano un’eccedenza di cancellazioni rispetto alle iscrizioni, a conferma del perdurare della fase recessiva in atto nell’economia del Paese. In particolare, saldi negativi più consistenti si riscontrano tra le imprese dei settori attività finanziarie e assicurative, agricoltura, silvicoltura e pesca e costruzioni; solo nei settori imprese non classificate e noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, il numero di iscrizioni di nuove imprese supera quello delle cancellazioni.
L’analisi della natimortalità per forma giuridica evidenzia un saldo positivo tra le società di capitale e le altre forme e decisamente negativo per le imprese individuali e le società di persone.
Quanto all’import e all’export brindisino, nel I trimestre 2013 entrambi registrano un decremento rispetto al primo trimestre 2012, più contenuto rispetto a quello della Puglia e del resto del Paese.
Il settore trainante dell’export brindisino è quello dei prodotti chimici, seguono i mezzi di trasporto, gli articoli in gomma, i prodotti alimentari e bevande e tabacco, i macchinari e apparecchiature. Hanno un incremento, rispetto al I trimestre dello scorso anno, le esportazioni di prodotti alimentari e bevande, di apparecchiature elettriche e di computer, di prodotti dell’estrazione di minerali da cave.
Il principale settore delle importazioni è quello del coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, seguono i prodotti dell’estrazione di minerali da cave, i mezzi di trasporto e i prodotti alimentari e bevande. Rispetto al primo trimestre del 2012, sono aumentate le importazioni di prodotti delle attività creative, di merci dichiarate come provviste di bordo e merci di ritorno, di prodotti dell’attività di servizi di informazione, di metalli di base, di prodotti dell’attività di raccolta rifiuti, di prodotti dell’agricoltura.
Circa tre quarti del valore totale delle merci esportate è diretto in Europa, il restante verso l’America e l’Africa. Per quanto concerne l’import, invece, l’Africa è al primo posto, seguita dall’Europa e dall’Asia.
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