L’interscambio commerciale del Friuli-Venezia Giulia

05.09.2023

La Cciaa di Pordenone-Udine analizza i dati del 2022

Il Centro studi della Camera di commercio di Pordenone-Udine presenta un report che analizza i dati sugli scambi commerciali della regione nel 2022. Nel report si legge che la regione esporta beni e servizi per 22,2 miliardi di euro mentre il valore delle importazioni si attesta nello stesso periodo a 12,1 miliardi; il saldo commerciale risulta di conseguenza positivo per oltre 10 miliardi di euro. Rispetto al 2021, esportazioni e importazioni crescono rispettivamente del 21,9% e 29,1%. I principali paesi di destinazione delle esportazioni sono gli Stati Uniti (14,1% del totale), seguiti da Germania (12,3%) e Francia (7,2%). Nel 2022 la Russia è al 28esimo posto nella graduatoria di paesi destinatari dell’export regionale (0,6%) e l’Ucraina al 48esimo (0,2%), mentre nel 2021 si attestavano rispettivamente alla 22esima e alla 40esima posizione.Viceversa, le importazioni provengono prevalentemente da Germania (12,7%), Cina (6,9%) e Austria (6,1%); la Russia (3,4%) passa dal settimo all’ottavo posto mentre l’Ucraina (1,2%) perde ben venti posizioni, passando dalla seconda alla 22esima. Nel 2022, il saldo commerciale con i due Paesi coinvolti nel conflitto è negativo per 273 milioni di euro nel caso della Russia e per 103 milioni nei confronti dell’Ucraina.

Nel 2022, i principali prodotti esportati dal Friuli-Venezia Giulia sono i metalli di base e prodotti in metallo (23,3% del totale) seguiti da navi e imbarcazioni (15,8%), macchinari e apparecchiature (14,6%) e mobili (9,6%). La Russia esce dalla classifica dei primi dieci partner commerciali nelle esportazioni di mobili che, nel 2021, costituivano il 19,8 per cento dei prodotti esportati dalla regione. Sul fronte delle importazioni, al primo posto nella graduatoria vi sono i metalli di base (28,2% del totale), seguiti dal gruppo dei macchinari e apparecchiature e da quello delle sostanze e prodotti chimici (8,7% per entrambe le tipologie). La Russia diventa, nel 2022, il primo partner commerciale nelle importazioni dei metalli, poiché ad inizio anno gli scambi sono ancora regolari e i successivi pacchetti di sanzioni prevedono alcune deroghe quali la possibilità di adempiere temporaneamente a contratti di fornitura già sottoscritti. L’Ucraina, invece, passa dal primo al decimo posto.

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