Le imprese culturali e creative in Umbria

La Cciaa diffonde ua nota con i dati aggiornati al 2022.

La Cciaa dell’Umbria pubblica un comunicato sulle assunzioni programmate dalle imprese culturali e creative della regione nel 2022. Nella nota si legge che queste realtà produttive hanno programmato l’assunzione di 2.560 lavoratori, pari al 4,6% della domanda di lavoro complessiva delle imprese dei settori industria e servizi della regione, un dato inferiore a quello nazionale (5,4%). Nel dettaglio, le assunzioni sono 2.180 nella provincia di Perugia e 380, in quella di Terni. Tra le entrate previste dalle imprese culturali e creative nel 2022, 1.170 assunzioni sono richieste dalle industrie culturali, 560 dalle industrie creative, 260 dal settore performing arts e intrattenimento e 30 dalle imprese operanti nell’abito del patrimonio storico-artistico.  Il 60,6% delle assunzioni previste è con contratto dipendente, il 25% con contratto di somministrazione, l'11,5% con contratti non alle dipendenze e il 2,8% con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Il 38,9% delle entrate è riservato a giovani con meno di 30 anni. Il 32,3% delle assunzioni è rivolto a laureati e il 55,3% a diplomati o con qualifica professionale. Il 40,8% delle imprese, inoltre, dichiara di avere difficoltà a reperire i profili richiesti, un dato lievemente più alto rispetto a quello nazionale (39,1%).

Le assunzioni programmate dalle imprese del turismo “a prevalente vocazione culturale” sono 7.200, pari al 13,1% del totale delle assunzioni programmate. Complessivamente le richieste di assunzione sono 9.760 e rappresentano il 15,8% delle assunzioni totali nei settori industria e servizi, un dato maggiore rispetto a quello nazionale (12,4%).