La demografia delle imprese di Frosinone e Latina

La Cciaa rende noti i dati del I° trimestre 2023

La Camera di commercio di Frosinone-Latina pubblica un aggiornamento sulla demografia delle imprese del territorio delle due province, elaborato sui dati Movimprese e relativo al I trimestre 2023.

Nel report si legge che a marzo 2023 in provincia di Frosinone risultano 48.888 imprese registrate, delle quali 40.459 attive (81,3% del totale). Le iscrizioni d’impresa ammontano a 709, con un tasso di natalità che cala dall’1,5% del primo trimestre del 2022 all’1,4% del primo trimestre del 2023. Le cessazioni d’impresa non d’ufficio, invece, sono 831, con un indice di mortalità che aumenta dall’1,5% del primo trimestre del 2022 all’1,7% del corrispondente trimestre del 2023. Per la prima volta dopo la pandemia il bilancio trimestrale torna in area negativa per una sottrazione di 122 unità (rispetto alle 10 unità aggiuntive della prima porzione del 2022), con un tasso di crescita che si attesta a -0,2%, a fronte della sostanziale stazionarietà precedente. L’edilizia mostra una flessione (-14 unità, -0,1% la variazione dello stock). Si accentua il bilancio in rosso dell’agricoltura (-76 unità, -1,4% variazione dello stock). A marzo le imprese artigiane del frusinate ammontano a 8.799, pari al 20,2% del totale delle imprese operanti nella provincia, considerate al netto del comparto agricolo. Il saldo tra le 168 iscrizioni (in significativo ridimensionamento tendenziale) e le 253 cessazioni non d’ufficio (in ulteriore avanzo) determina una sottrazione di 85 unità e risulta in deciso peggioramento rispetto alla precedente apertura d’anno.

L’universo imprenditoriale della provincia di Latina conta al 31 marzo 57.183 unità registrate, delle quali 46.857 attive. Complessivamente ammontano a 971 le iscrizioni e risultano in lieve crescita tendenziale (a fronte delle 944 riferite all’analogo periodo dello scorso anno), per un tasso di natalità che si attesta all’1,7% (rispetto all’1,6% del I trimestre 2022). Le cessazioni aumentano il ritmo, per una sottrazione che sfiora le mille unità, pari ad un tasso di mortalità in accelerazione all’1,7% (a fronte dell’1,5% precedente). Il trimestre si caratterizza nuovamente per il maggior avanzo dell’edilizia rispetto agli altri segmenti, sebbene risulti dimezzato rispetto all’apertura 2022 (+24 unità, +0,3% la variazione dello stock, a fronte del +0,6% riferito all’analogo periodo dello scorso anno). Si accentuano le criticità per l’agricoltura, che mostra una perdita consistente (-118 unità, a fronte della sottrazione di 70 imprese riferita all’analogo periodo 2022); Per quanto attiene il comparto artigiano, a marzo le imprese registrate sono 8.626, pari al 18% dell’intero tessuto imprenditoriale.