Export e import a Massa-Carrara, Pisa e Lucca

La Cciaa pubblica i dati del 2022

La Camera di commercio Toscana Nord-Ovest pubblica un report sulle vendite all’estero nel 2022 nelle province di Massa-Carrara, Pisa e Lucca.

Secondo i dati Istat, elaborati con la collaborazione dell’Istituto studi e ricerche – Isr, il 2022 registra una crescita delle esportazioni dell’area (+14,4%) che è in linea rispetto alla Toscana (+14,3%).

Segno positivo anche sul fronte delle importazioni (+38%), un valore superiore rispetto all’Italia (+36,4%) e alla Toscana (+35,3%).

Nel 2022 il valore delle esportazioni in provincia di Massa-Carrara tocca i 2,3 miliardi di euro, mostrando un lieve calo (-2,7%) rispetto al 2021. Tuttavia, come spesso accade, il risultato è fortemente influenzato dalla meccanica, un settore che rappresenta circa la metà dell’intero ammontare delle vendite all’estero e il cui andamento altalenante è determinato dal ciclo di fatturazione di grandi commesse. Le importazioni, invece, crescono del +28,2% rispetto all’anno precedente, arrivando a quota a 878 milioni di euro (+193 milioni rispetto al 2021).

Il 2022 si dimostra un anno record anche per l’andamento delle esportazioni pisane. Con un +19,6% rispetto al 2021, pari a 638 milioni di euro in più, le vendite all’estero di prodotti “Made in Pisa” sfiorano i 4miliardi di euro di controvalore. La crescita del 2022, pur interessando la quasi totalità dei settori provinciali, è trainata soprattutto da quelli che caratterizzano l’economia pisana, come i cicli e motocicli (+22%), le pelli (+11,6%) e la chimica farmaceutica (+42,6%). L’import della provincia, anche a causa della dinamica dei prezzi, cresce in un anno del 37,7%, arrivando a quota 2,7miliardi di euro di controvalore.

Infine, nel 2022 le vendite all’estero della provincia di Lucca superano i 5,4 miliardi di euro in valore, segnando una crescita del +19,8% rispetto all’anno precedente (+20,2% il solo manifatturiero), per quasi 900 milioni in più, mentre l’import della provincia aumenta del +41,5%, arrivando a sfiorare i 3 miliardi di euro.