Statistiche di genere: due approfondimenti statistici del Comune di Bologna

17.07.2013

Le statistiche di genere rappresentano la base informativa necessaria per rendere effettive le pari opportunità

Diffuse contestualmente on line sul portale del Dipartimento programmazione del Comune di Bologna due analisi di genere su alcuni indicatori statistici relativi all’istruzione e all’occupazione, all’imprenditorialità ed ai redditi.

Per quanto riguarda il primo studio, Le scelte scolastiche delle ragazze e dei ragazzi bolognesi tra gli iscritti nelle scuole superiori nell’anno scolastico 2012-2013 si evidenzia la netta preferenza dei maschi per l’istruzione tecnica, mentre le femmine risultano più attratte dall’istruzione liceale, professionale  ed artistica. In particolare, esistono indirizzi di studio quasi totalmente maschili e altri quasi esclusivamente femminili. Inoltre, dagli esiti dell’anno scolastico 2011-2012 si osserva un rendimento scolastico decisamente migliore per le ragazze per qualunque tipologia di istruzione.

Con riferimento agli studi universitari, si nota una chiara maggioranza femminile tra gli iscritti che si riflette anche sulla dinamica dei laureati nell’ateneo bolognese: attualmente ogni 100 laureati 60 sono ragazze. Se la facoltà preferita dalle studentesse è Lettere e filosofia, quella prediletta dagli studenti è Ingegneria. La componente femminile si laurea anche più velocemente di quella maschile e con un voto medio di laurea superiore di oltre due punti. Affatto diversa è la situazione di genere tra i docenti, dove l’incidenza complessiva delle donne è di gran lunga inferiore a quella dei colleghi maschi (38 % al 2011).

Il secondo studio La partecipazione delle donne e degli uomini al mercato del lavoro a Bologna fa invece riferimento al mercato del lavoro  e ad altri aspetti ad esso collegati, quali le imprese, gli infortuni sul lavoro, i redditi ed il ritiro dal lavoro.

In relazione al tasso di occupazione nella provincia di Bologna, si osserva nel 2012 un calo di un punto percentuale rispetto all’anno precedente sia per gli uomini che per le donne; questa diminuzione è particolarmente accentuata nella fascia d’età giovanile (18-29 anni d’età). Considerando il tasso di disoccupazione per questa età, si registra nell’ultimo quinquennio una fortissima crescita che ha riguardato soprattutto i maschi, passando da un valore di 1,5% nel 2008 ad uno di 21,5% nel 2012.

Nel settore delle imprese che operano nella città di Bologna alla fine del 2012, quasi un quarto è a conduzione prevalentemente femminile e, fra queste, l’attività prevalente è rappresentata dal commercio.

Per quanto concerne i redditi dei cittadini bolognesi, anche nel 2010 permane una significativa differenza di genere in quanto i redditi dichiarati dagli uomini sono superiori del 53,2% rispetto a quelli delle donne. Per quest’ultime si osserva altresì un forte divario di reddito tra italiane e straniere che aumenta al crescere dell’età e raggiunge il suo massimo tra i 50 ed i 59 anni. Anche per le pensioni risulta ampia la forbice di genere, concentrandosi le pensionate nelle fasce di importo mensile più basso.

 

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